3° Camp CAI Giovani del Sud Italia – La storia, le voci

CAI Giovani all'incontro EUSALP 2025

Bosco delle Pianelle, Martina Franca (TA)

Tutto sembrava andare per il verso storto.

Venerdì 3 ottobre la pioggia non dava tregua; lo sciopero generale metteva a rischio l’arrivo dei treni con a bordo i partecipanti al Camp.
L’operosità degli organizzatori era alle stelle e si cercava di preparare tutto nei minimi dettagli prima dell’arrivo dei Soci Giovani delle varie sezioni CAI.
I tavoli e le panche dell’area comune erano stati spostati per fare spazio alle tende ed evitare che fossero troppo esposte al temporale previsto per la notte.
Bombole del gas, fornelli, moke da 20 tazze, pentoloni, focaccia in gran quantità.
Alla spicciolata sono iniziate ad arrivare le prime auto: Napoli, Avellino, Salerno, Potenza, Pescara, Lanciano, Chieti, Grottaglie, Roma, Torino, Ravenna, Terni, Benevento, Napoli-Vesuvio, Cava de’ Tirreni, Matera, Sulmona.
65 Soci del CAI Giovani da tutta Italia.

Sessantacinque.
Una vera scommessa.

Trenta giovani della Sezione CAI “Donato Boscia” di Gioia del Colle hanno pensato a tutto: dalle attività in programma, alla pulizia dei bagni, ai tavoli, alla spesa.
Dopo mesi di preparativi, settimane di scambi di informazioni e aggiustamenti, finalmente il weekend prescelto era arrivato.
Dopo aver montato le tende, in armonia e con spirito di solidarietà e aiuto reciproco che, da sempre, contraddistinguono gli associati del Club Alpino Italiano, la maggior parte dei ragazzi si sono spostati nella saletta comune, hanno apparecchiato la tavola e hanno iniziato, chi più timidamente, chi con più slancio, a chiacchierare tra loro.

Come ti chiami-da dove vieni-di cosa ti occupi nella vita.
Queste le domande più gettonate.
Era necessario conoscersi, iniziare a prendere le misure.

Alcuni volti erano già familiari, incontratisi nei due precedenti Camp organizzati nel Sud Italia, in Basilicata il primo, in Campania il secondo; qualcun altro, invece, era al suo primo campeggio con il Club Alpino Italiano.

/In·cόn·tro/
Sostantivo maschile;
Il ritrovarsi, fortuito o prestabilito di due o più persone insieme.

“Come stai?! Da quanto tempo!”

Ognuno dei partecipanti aveva portato qualcosa per la cena comunitaria e così, sulla tavolata, il cibo è diventato sinonimo di convivialità e occasione di scambio: mozzarelle di bufala, fiadoni, caciocavallo, focaccia, meluncedde…
Del buon vino, della buona musica e tanta voglia di stare insieme.
Poco per volta i volti sono diventati nomi, le risate e i sorrisi sono divenuti familiari.
Quelle persone sono diventate Amici.

Dopo una nottata dove l’acqua ha sferzato le tende e, a tratti, il freddo è entrato nelle ossa, a colazione il profumo e il calore del caffè preparato da Rosa Anita ci ha scaldati e rigenerati.

Eravamo pronti per le attività del giorno:

  • Escursione E: una passeggiata di circa 16 km nel bosco di querce e lecci, che attraversa carbonaie, calcinaie e arriva alla Grotta della N’zirra, una cavità profonda 26 m;
  • Escursione EE: leggermente più impegnativa, con i suoi 400 m di dislivello, l’uscita prevedeva l’attraversamento della Gravina del Vuolo e, come punto di arrivo, la Grotta del Sergente Romano, utilizzata come rifugio dai briganti nel corso dell’Ottocento.
  • Ciclo-escursione in MTB BC: si tratta di un percorso ad anello lungo circa 35-45 km, caratterizzato da tratti sterrati, mulattiere, alberi di leccio, frango e roverella all’interno del Bosco delle Pianelle.

Prima che ogni gruppo prendesse la propria strada, abbiamo letto insieme un testo, un augurio, un messaggio di vita.

/In·siè·me/
Sostantivo maschile.
Un insieme, in Matematica, è un raggruppamento di elementi di qualsiasi tipo (numerico, logico, concettuale) che può essere individuato mediante una caratteristica comune agli elementi che gli appartengono.

Nel primo pomeriggio i tre gruppi hanno fatto ritorno presso il campeggio e, dopo un’ottima merenda, c’è stato un momento di formazione e confronto con alcuni esponenti del CNSAS Puglia, sui temi di sicurezza durante le escursioni in montagna.
La sera, invece, intorno ad un fuoco rigenerante, tutti hanno gustato le orecchiette al sugo preparate da Rosa Anita, le pittule, la carne arrosto e le bruschette al pomodoro.
Dopo cena, musica, balli e risate hanno allietato la notte.

L’indomani, ci sono stati i saluti istituzionali, lo smontaggio delle tende e il rientro a casa dei partecipanti.

Il programma è stato rispettato alla lettera, tutto è andato per il meglio, ma ciò che davvero il Camp è stato va oltre: oltre le scalette, oltre l’ottima organizzazione, oltre la semplice esperienza.

Lo spirito di comunità, di solidarietà e unione che abbiamo vissuto in questi tre giorni, ha contribuito a creare dei legami che attraversano i confini regionali.
I momenti di convivialità condivisi hanno fatto sì che ciascuno dimenticasse, anche solo per un attimo, il lavoro, le preoccupazioni e le responsabilità che ognuno porta con sé quotidianamente.
Nel corso di un Camp CAI può capitare di incontrare persone simili a te, che senti subito affini: stessa passione, stesso spirito, stessa anima.
E così questi tre giorni non sono stati che il prosieguo per alcuni, o l’inizio di qualcosa di magico per altri.

Siamo il bello del CAI.

/Ar·ri·ve·dér·ci/
Interiezione.
Formula di saluto usata quando ci si congeda da qualcuno, che letteralmente significa “a rivederci”, presupponendo un futuro incontro.

Arrivederci ragazzi, ci vediamo a Maratea (4° Camp CAI Giovani Sud Italia)!

Ecco cosa hanno detto del Camp i partecipanti:

“Il Camp ha superato tutte le aspettative. E’ stato davvero molto impegnativo, ma alla fine era una scommessa.. siamo partiti in sette persone all’interno del gruppo giovani di Gioia del Colle.. vedere che oggi siamo trenta e che siamo riusciti a organizzare un Camp di 3 giorni per 65 persone provenienti da diverse regioni d’Italia è davvero una grandissima soddisfazione.”

Cristina, Gioia del Colle

“Per me il camp è stata un’esperienza bellissima. Una grande occasione per conoscere ulteriori ragazzi e socializzare con persone che non conoscevo. Abbiamo vissuto momenti di convivialità che porteremo tutti nelle nostre memorie e nei nostri cuori per molto tempo. Sono stato emozionato nel vedere come il CAI e questi eventi uniscono. Vedere 7 ragazzi pugliesi che si sono conosciuti proprio al nostro camp del sud Italia in Campania dell’anno scorso e vedere e ritrovarsi una “marmaglia” di oltre 30 ragazzi oggi tutti affiatati è stato bellissimo ☺❤ Siamo il bello del CAI.”

Antonio, Avellino

“Arrivo al Camp con il sospetto che sarei stato tra i pochi più grandi del gruppo, effettivamente non sbagliavo è proprio così, non essendo io una persona estroversa in parte questo mi faceva temere di trovare difficoltà nell’integrarmi. Così non è perché proprio al mio arrivo nasce un siparietto simpatico tra me Marco e Rosita, battute e sfottò che andranno avanti fino alla fine del camp, la stessa atmosfera confidenziale si crea anche con altri ragazzi presenti e questo rende l’esperienza leggera e spensierata.

Oltre a consentirci di stare a contatto con la natura, per altro anche di casa mia, le conversazioni che nascono con alcuni dei miei compagni come sempre sono tra i ricordi più belli di queste esperienze perché mi portano sempre a riflettere che nonostante la vita delle persone possa essere diversa per scelte, epoche, lavoro o abitudini alla fine quando si parla di esperienze, timori, incertezze, paure, obiettivi e speranze i nostri cammini di vita sembrano incredibilmente incrociarsi e sovrapporsi e a quel punto una persona che fino a quel momento sentivo estranea sembra diventare improvvisamente vicina e conosciuta oltre ad essere utile a farmi sentire meno solo di quanto pensavo nell’affrontare quello che è questo bellissimo viaggio che si chiama Vita.

Natura, aria, sole, pioggia, vento, freddo, dialogo, scambio, condivisione, emozioni, allegria, gioia, leggerezza, spensieratezza, riflessione…queste sono le parole che riassumono per me questa esperienza.
Al prossimo camp.”

Adriano, Grottaglie

“Il Camp è stata un’esperienza indimenticabile: il mio primo campeggio con il Club Alpino Italiano, vissuto insieme a persone uniche e divertenti, tutte accomunate dalla passione per la montagna. L’organizzazione dell’evento è stata eccezionale e la location davvero splendida, in una posizione ottimale per tutti. È stata un’occasione di crescita e divertimento, arricchita dall’intervento del Soccorso Alpino, da ottima musica, momenti di condivisione, tanto buon cibo e risate senza fine!”

Camelia, Potenza

“E’ stato un Camp all’insegna della sensibilità e del rispetto reciproco. Tutti hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento mettendoci un pizzico di se stessi con l’idea di rendere “giovane” questo nuovo Cammino del “CAI Giovani” che è appena iniziato. Ringrazio in particolare i ragazzi del CAI Giovani di Gioia del Colle – Cristina, Nico, Antonella, Annamaria, Marco e tutti gli altri – che hanno lavorato quotidianamente per mesi.”

Vito, Gioia del Colle

“Staccare dalla routine, parlare di esperienze fatte o che rientrano nella lista delle cose da fare, condividere momenti, conoscersi meglio o esserci per la prima volta: ecco cos’è il camp! Un insieme di momenti da ricordare e condividere che per quanti si sta bene lasciano un po’ di nostalgia nell’attesa del prossimo incontro! ♡”

Antonella, Gioia del Colle

“La montagna unisce, si sa, ma quando ad unirsi sono ragazzi provenienti da tutta Italia animati dallo spirito di condivisione e dalla passione per la montagna ciò che può nascere non può che essere qualcosa di bello e profondo.
Tra escursioni, arrampicate e pedalate, tra pioggia e sole, una comunità che per tre giorni è stata così isolata dal mondo ma allo stesso tempo così connessa con sé e con la natura.”

Giuseppe, Napoli

“Tre giorni immersi nella natura, che hanno avuto il profumo del bosco e, a tratti, quello della pioggia.

Il camp è stato più di un semplice incontro: è stata un’esperienza di condivisione sincera, di confronto e di leggerezza vissuta insieme. Un tempo in cui le distanze si sono accorciate e le persone sono diventate storie da ascoltare.

Durante l’escursione ho conosciuto una ragazza speciale, con un passato che porta segni simili ai miei. In lei ho ritrovato una sensibilità rara, uno sguardo che comprende, un’anima che non giudica ma accoglie. È stato come riconoscersi in un riflesso, come se per un momento qualcuno riuscisse davvero a vedere oltre il sorriso.

Porto con me la gratitudine per questi tre giorni intensi, pieni di vita, di connessioni sincere, di buon cibo e di ottimo vino.

Alcuni incontri arrivano in silenzio, ma lasciano un’eco che continua a farsi sentire nel cuore.
Al primo di altri camp.”

Rosita, Gioia del Colle

“Treno soppresso, tempo pessimo, ritardi su ritardi.
Eppure ci tenevo così tanto a questo Camp! Non vedevo l’ora che arrivasse, nonostante quest’anno la mia partecipazione alle attività CAI sia stata praticamente nulla.
Ero già abbastanza dispiaciuta dal non aver dato una mano ai ragazzi della sezione di Gioia; tra la distanza fisica e gli impegni lavorativi non ero mai uscita con loro.
Conoscevo solo Cristina, dai tempi dell’ inizio del gruppo Giovani.
Quanto tempo è trascorso da quelle videochiamate in cui parlavamo, progettavamo e sognavamo un gruppo under 40?
Due anni e mezzo.
Lei è stata più costante di me, ma io sapevo che sarebbe riuscita a trascinare e coinvolgere con la sua pacatezza e con la sua fermezza gli altri giovani della Sezione.
E infatti, avevo ragione, il tempo mi ha dato ragione.
Come la goccia che scalfisce la roccia, lentamente, e nemmeno troppo, si è costituito questo gruppo pazzesco, di ragazzi energici, simpatici e volenterosi, che hanno messo su un’organizzazione favolosa, che nemmeno il meteo è riuscito a rovinare.”

Francesca, Gioia del Colle

“Il Camp è stata un’esperienza fantastica!
Abbiamo avuto l’occasione di esplorare angoli nascosti del nostro splendido Sud, conoscere nuove realtà, confrontarci, oltre che divertirci un sacco. È stato bello sentirsi parte di una comunità unita dalla stessa passione per la montagna e per il territorio. Iniziative come questa ti fanno sentire orgoglioso di appartenere alla grande famiglia del CAI!”

Doris, Salerno

“La mia è stata un’iscrizione all’ultimo minuto; il mio lavoro mi porta a stare lontano da casa quindi non ero sicura di riuscire a venire. Faccio parte della sezione di Pescara; come sezione crediamo molto nel CAI Giovani e il fatto di incontrare altre persone di regioni diverse mi entusiasmava tantissimo. Le aspettative non sono state deluse. L’organizzazione è stata impeccabile, le persone che ho trovato sono simili a me e credono in quello che stiamo creando. Credo che il CAI Giovani possa essere un motivo di accoglienza, di comunità che si può creare in queste piccole realtà. Gioia è una realtà piccola ma è riuscita comunque ad unire ragazzi e a creare legami.

A casa mi sono portata la gioia e il senso di comunità.

Grazie ancora.”

Francesca, Pescara

“Il Camp per me è stato una conferma, e una gratificazione. Conferma che il Sud sia un territorio che ha da offrire tanto, non solo come ambiente, ma soprattutto come persone, e che come tale valga la pena valorizzarlo, dedicandoci particolare attenzione. Per me il Camp è stato una gratificazione, per aver conosciuto e parlato con così tante/i giovani attivi nei Gruppi CAI Giovani delle regioni del sud (risultato forse in parte dell’impegno messo come Coordinatrice nazionale per supportarli e valorizzarli, anche se da lontano).

Cosa ho visto al Camp? Gioia e libertà. Voglia di mettersi in gioco, di integrarsi e interagire, all’interno di una realtà sana e che può far crescere tanto, come quella del CAI.

Mi auguro che il passaggio di testimone alla Basilicata, porti anche lì nuove/i giovani, ma soprattutto mi auguro che chi ha vissuto questo Camp faccia tesoro della vitalità e dell’allegria, e prosegua in questo bellissimo progetto che è il CAI Giovani.”

Laura Nannini, Coordinatrice Nazionale CAI Giovani

L’evento è stato organizzato dal Gruppo CAI Giovani della Sezione “Donato Boscia” di Gioia del Colle, con il supporto del Gruppo Regionale CAI Puglia e del negozio “Articoli da Montagna” e la collaborazione della Pro Loco e del Comune di Martina Franca che si ringraziano.

Foto Alberto D’Elia
Articolo a cura di Francesca Simoncini – Sez. CAI “Donato Boscia” di Gioia del Colle

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