Giunta alla sua sesta edizione, Carovana dei Ghiacciai 2025 dal 17 agosto al 2 settembre ha compiuto un viaggio di cinque tappe lungo l’arco alpino: è partita dalla Svizzera (dal 17 al 20 agosto) dal ghiacciaio Aletsch, il più esteso delle Alpi, per poi passare in Lombardia per osservare il ghiacciaio della Ventina (dal 20 al 23 agosto), in Alto Adige sul ghiacciaio Ortles – Cevedale (dal 23 al 26 agosto), in Germania sul ghiaccio Zugspitze (dal 26 al 29 agosto), e infine in Piemonte sui ghiacciai della Bessanese e della Ciamarella (dal 30 agosto al 2 settembre).
Presso la sede della Fondazione Glaciologica Italiana si è presentata alla stampa i primi dati sullo stato di salute dei ghiacciai della Bessanese e della Ciamarella. A fare un punto si sono alternati rappresentanti della Carovana dei ghiacciai 2025, la campagna nazionale di Legambiente, che monitora lo stato di salute dei principali ghiacciai alpini in Italia e all’estero, in collaborazione con CIPRA ITALIA, ARPA e la partnership scientifica della Fondazione Glaciologica Italiana. Alla Campagna ha partecipato attivamente anche il CAI in varie forme e a cui sono andati i riconoscimenti degli oratori. Alla giornata erano presenti i presidenti di TAM LPV e del Comitato Scientifico LPV.
L’occasione ha permesso di svolgere una visita guidata alla mostra “2025: I Ghiacciai Testimoni della Crisi Climatica” visibile nel cortile del rettorato dell’Università di Torino, in Via Po 17 fino al 18 settembre.
