Nell’ambito del programma di eventi della sezione CAI di Ivrea per il suo 150 anniversario, la Sezione ha organizzato con entusiasmo un convegno, proposto dalla Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano, che ha toccato due temi particolarmente sensibili per il potenziale impatto su un ambiente delicatissimo come la montagna: l’installazione di impianti per la generazione di energia rinnovabile e le prospezioni per la ricerca di materie prime critiche.
La Montagna, questo ambiente a noi molto caro in quanto luogo prima di tutto di faticoso lavoro per chi vi abita e anche di frequentazione sportiva e ludica per chi dalle città e dalle pianure la raggiunge per momenti di svago, è in grado di reggere l’urto di queste attività che si sommano a problemi già noti e riassumibili nel termine ormai inflazionato dell’overtourism? Il CAI può e vuole essere parte attiva in questo processo? Con quale atteggiamento? Rifiuto o negoziazione?
Su questi interrogativi si è svolto il Convegno. Una sfida in cui il CAI deve essere in prima linea.
Le due giornate di studio hanno visto quindi l’alternarsi di diversi oratori nel presentare tecnologie, normative, processi e anche specifici casi reali, come la CER di Ivrea o il Progetto del Parco Eolico del Monte Giarolo. La Commmisione TAM LPV, stimolata dalle riflessioni giunte dai suoi titolati, ha presentato un elaborato che si è focalizzato sulla situazione e sulle prospettive nelle nostre tre regioni, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, relativamente all’impatto che le fonti rinnovabili possono avere nell’ambiente montano. Come conclusioni sono state presentate le sfide per il CAI e specificatamente per la TAM con proposte di comportamenti virtuosi da adottare in questo contesto.
Le questioni sono decisamente complesse, da tanti punti di vista, e necessitano di competenza e preparazione per affrontare i problemi in modo pragmatico, consapevole e propositivo.
L’evento ha visto anche la partecipazione di organizzazioni diverse dal CAI ma con cui il CAI collabora e si confronta fruttuosamente da tempo: Legambiente con la Presidente del Piemonte e VdA, Alice De Marco, e CIPRA Italia, con la presidente Vanda Bonardo. In collegamento c’e’ stata anche l’occasione di ascoltare la posizione del Presidente Nazionale UNCEM, Marco Bussone. Particolarmente stimolanti gli spunti di riflessione portati nella seconda giornata da Enrico Camanni.
A termine del primo giorno di lavori si è tenuta una animata tavola rotonda che ha visto i diversi oratori interagire con i numerosi presenti in sala.



