31 marzo 2017 – Vesuvio, il parco nazionale che va in fumo
Ieri pomeriggio è divampato un altro incendio sospetto in area parco, l’intervento di VVF e della PC di Somma Vesuviana si interrompe con la notte, per riprendere questa mattina con l’ausilio degli uomini della Regione.
Di certo il giorno non poteva che essere dei più indicativi, giusto ieri, nel tardo pomeriggio, forse proprio quando il presidente dell’Ente Parco Casillo inaugurava in pompa magna la riqualificazione del Castello Mediceo vedi ed accoglieva i suoi blasonati ospiti, qualcuno probabilmente dava fuoco al bosco a Monte di Santa Maria a Castello nel comune di Somma Vesuviana.
Gli incendi a marzo sono una consuetudine solo nel Parco Nazionale del Vesuvio e sempre in concomitanza con una nuova presidenza, l’ultima volta era accaduto proprio nel marzo del 2010, con l’allora riconfermato Ugo Leone ed oggi, invece, a dieci mesi dal suo insediamento, Agostino Casillo, se n’è trovato almeno due di incendi da dover fronteggiare, uno rovinoso lo scorso luglio e quest’ultimo ancora in atto.
I nostri dubbi sul dolo sono fondati in primis sul fatto che, per quanto non piova da molto tempo, non stiamo vivendo un periodo di siccità e marzo non è il mese più a rischio per quanto riguarda gli incendi e soprattutto il versante sommano è il più umido del complesso vulcanico Somma/Vesuvio. Inoltre, rimettendo a chi di dovere il responso finale, possiamo confermare che, da una nostra costatazione diretta, ieri sera, verso le ore 23:00, c’erano almeno cinque focolai alquanto distanti tra loro e che divampavano tra Santa Maria a Castello, via Palmetiella e oltre e ad una quota approssimativa tra i 500 ed i 600 metri d’altezza.
31 marzo 2017 – Vesuvio, il parco nazionale che va in fumo
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