Cai Valtellinese: Per Un “inverno Sostenibile”

“Inverno sostenibile”

Il comunicato del CAI Valtellinese relativo al progetto “inverno sostenibile” promosso dall’ Associazione delle Guide della Val Masino e Val di Mello

L’iniziativa promossa dalla Associazione delle Guide della Val Masino e Valle di Mello è stata ben accolta dal CAI Valtellinese e dalla Fondazione Bombardieri che hanno condiviso il progetto denominato “Inverno sostenibile”, vedendo in esso uno strumento e un modello di definizione della frequentazione invernale della montagna rispettoso dei delicati equilibri della stessa. Un modello che, ponendo al centro dell’attenzione l’ambiente e coinvolgendo enti, associazioni, aziende e interessi economici e culturali, avrebbe potuto rappresentare una metodologia di lavoro volta a trovare una valida mediazione tra istanze spesso contrapposte e inconciliabili.

Per questo CAI e Fondazione Bombardieri hanno aderito, in qualità di partner, al progetto contribuendo alla sua definizione e realizzazione e partecipando ai vari momenti di comunicazione, elaborazione di strategie, definizione di impegni.

In particolare CAI e Fondazione Bombardieri hanno condiviso pienamente l’ipotesi di definizione di una area sperimentale di “tranquillità” nel territorio di Albosaggia sottostante il Monte Meriggio. Zona che verrebbe interdetta a qualsiasi tipo di frequentazione invernale e che consentirebbe di favorire l’insediamento e riproduzione dell’avifauna. La realizzazione del progetto, opportunamente monitorata, potrebbe poi divenire modello da diffondere in altre zone della provincia.

Viceversa CAI Valtellinese e Fondazione Bombardieri esprimono una notevole preoccupazione e contrarietà all’ipotesi, formulata nell’ambito del progetto “Inverno sostenibile”, di individuare alcune zone montane non protette, distribuite lungo l’arco retico, ove praticare l’elisci. Pur comprendendo una certa attenzione nel definire le aree nell’ottica di ridurre il più possibile l’impatto ambientale, attraverso una regolamentazione che impedisca una proliferazione dissennata e di ricercare una mediazione tra le varie posizioni, CAI Valtellinese e Fondazione Bombardieri, in considerazione del forte impatto ambientale di natura acustica, fisica, meccanica, chimica che avrebbe ripercussioni negative su flora e fauna, considerato che tale attività, se permessa, potrebbe avere un incremento esponenziale nel futuro, considerata la politica ambientale del CAI espressa nel Nuovo Bidecalogo, in particolare al punto 4 in cui si esprime totale contrarietà all’uso di mezzi a motore per attività ludico-sportive, ribadisce quanto già espresso in un precedente documento il proprio parere negativo alla pratica dell’elisci.

CAI Valtellinese di Sondrio

Marzo 2016

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