Agenda 2030 E Unione Europea Per L’ambiente Della Montagna

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Agenda 2030 e Unione europea per l’ambiente della montagna

Come noto, non potendo organizzare in presenza l’annuale corso di aggiornamento, abbiamo voluto esplorare la possibilità di avere comunque un contatto con i Titolati di secondo livello e fornire loro alcuni spunti di riflessione e stimolo per svolgere al meglio la loro preziosa attività.

I temi scelti riguardano norme e trattati che regolano la tutela dell’ambiente e proiettano gli obbiettivi da raggiungere verso il 2030.

Dieci anni cruciali per l’intera Umanità e per i Governi che sono chiamati ad invertire alcune tendenze negative, le quali hanno determinato e determinano un progressivo depauperamento dell’Ambiente in generale e del suo stato di conservazione.

L’Agenda 2030, che ricordiamo essere regolata da un accordo internazionale sottoscritto da 193 Paesi, accordo che impegna le parte contraenti al raggiungimento di obbiettivi definiti : i 17 Goal con i collegati 169 traguardi o target specifici.

Il CAI è molto impegnato nei percorsi di condivisione dell’Agenda 2030 essendo uno dei 270 aderenti alla Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS.

Pertanto una dettagliata conoscenza dei 17 obbiettivi e relativi traguardi è necessaria per supportare e completare l’azione che il CAI svolge tramite i propri rappresentanti sui vari tavoli di lavoro che ASviS ha creato per dare concretezza alla realizzazione degli obbiettivi medesimi.

D’altra parte l’Unione Europea svolge un ruolo strategico con le proprie politiche ambientali e con le strategie sottese per dare concretezza alla tutela dell’ambiente che, è bene ricordarlo, viene sancita già nel trattato di Maastricht che affida alla Unione Europea il compito di promuovere un elevato livello di protezione dell’ambiente e di miglioramento di quest’ultimo.

Inoltre viene stabilito che : “Le esigenze connesse con la tutela dell’ambiente devono essere integrate nella definizione e nell’attuazione delle politiche e azioni comunitarie di cui all’articolo 3, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile.”

Con ciò si consolida lo stretto legame che deve intercorrere fra le politiche attive dell’Europa e gli obbiettivi dell’Agenda 2030.

Un focus specifico sull’obbiettivo 15, la Vita sulla Terra, si rende necessario proprio per la specifica attenzione e conseguente azione che i Titolati TAM devono porre all’Ambiente Montano.

Abbiamo anche esplorato alcune connessioni funzionali tra l’economia e l’ambiente montano così come le codifica l’Unione Europea.

Nello specifico: il ruolo multifunzionale delle foreste e la Strategia forestale europea, la proposta di Green Deal per l’agricoltura europea, turismo sostenibile, biodiversità, servizi ecosistemici e servizi alla popolazione in un mondo globalizzato ed infine alcuni esempi di attività economiche sostenibili nelle aree protette di montagna.

Un quadro certamente non esaustivo ma molto utile per inquadrare correttamente l’approccio che un Titolato TAM deve avere su questi temi.

Infine la fondamentale analisi e conoscenza della Rete Natura 2000, definita “una rete di sicurezza”, in quanto fornisce una articolata serie di norme e regolamenti di valenza sovranazionale alla quale ogni Stato membro ha l’obbligo di adeguare la propria normativa nazionale.

Capire i presupposti, conoscere la progressione attuativa e acquisire la consapevolezza della forza e della modernità concettuale del sistema Rete Natura 2000, consentirà ai Titolati TAM di analizzare ogni progettualità che verrà proposta sul territorio montano con metodo e con certezza interpretativa.

I cambiamenti climatici, che molti definiscono già emergenza climatica, il progressivo e costante consumo del suolo con conseguente frammentazione degli habitat, la permanente lenta perdita di biodiversità nel significato più ampio del termine, impongono a tutti noi una presa di coscienza e una assunzione di responsabilità.

La pandemia Covid sta complicando il quadro generale in maniera dirompente.

Non a caso la Presidente dell’Unione Europea, Ursula von der Leyen, nel discorso pronunciato di fronte al Parlamento Europeo afferma:

“Ma se dobbiamo aumentare il debito che i nostri figli dovranno pagare in futuro, il minimo che possiamo fare, è usare il denaro per investire nel loro futuro; affrontare i cambiamenti climatici e ridurre la pressione sul clima e non solo fare piccoli miglioramenti”.

            Di seguito per ognuno dei tre webinar troverete la/le presentazione/i in pdf, alcuni testi e siti internet di riferimento e l’indirizzo mail dei vari relatori ai quali potrete ulteriormente chiedere approfondimenti e chiarimenti.

Excelsior !

Agenda 2030 ONU per lo sviluppo sostenibile e il goal 15

Presentazione di Raffaele Marini (rafimarini@gmail.com)

AGENDA 2030

Testi collegati :

Documento ONU Agenda_2030_ITA

Rapporto ISTAT SDGs_2019

Rapporto ISTAT SDGs_2020

ASVIS GOAL_E_TARGET

REPORT_ASviS_2019

Quaderno_Obiettivi_di_sviluppo_sostenibile_e_politiche_europee

Unione europea: economia e ambiente montano

Presentazione di Raffaella Zerbetto  (raffaellazerbetto.tamlpv@gmail.com)

Foreste ruolo multifunzionale e SFN

Testi collegati:

Strategia_Forestale_Nazionale_2020

The_state_of_Italian_forests__30luglio2020_

Presentazione di Federico Nogara (federico.nogara@gmail.com)

Dal produttore al consumatore Green Deal europeo

Testi collegati :

GREEN DEAL 1_IT

GREEN DEAL 2_IT

Presentazione di Raffaele Marini (rafimarini@gmail.com)

PROPETTIVE SERVIZI ECOSISTEMICI TURISMO

Testi collegati:

Servizi ecosistemici Alpi_it

Serv ECO EU

Presentazione di Elena Guella   (elenaguella77@gmail.com)

ECONOMIA E PARCHI

Testi collegati :

GDL.Parchi-Conservazione-Sviluppo

Rapporto Unioncamere Economia reale nei parchi nazionali

Natura 2000: una Rete di sicurezza

Presentazione di Federico Nogara (federico.nogara@gmail.com)

Rete Natura 2000

Testi collegati :

Direttiva Uccelli

Direttiva Habitat

Biodiversità___Natura_2000_Aree_Protette

Guida gestione siti art 6 2019

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