Inquadramento territoriale Abruzzo

Le montagne d’Abruzzo compongono un grande altopiano prevalentemente calcareo sul quale si elevano tre catene principali ad andamento quasi parallelo, con direzione nord ovest – sud est. La catena orientale presenta i massicci più elevati d’Appennino: i Monti della Laga (Monte Gorzano, 2458 m), i Monti Gemelli, il gruppo del Gran Sasso d’Italia con il Corno Grande, tetto dell’Italia peninsulare (2912 m) e il gruppo della Maiella (Monte Amaro, 2795 m).  Segue la catena del Sirente (2348 m) e della Magnola-Velino (2486 m) e sul confine con il Lazio, i Monti Simbruini e il gruppo del Monte Cornacchia. Il paesaggio è d’alta montagna, aspro e grandioso, per i forti dislivelli che separano i gruppi e per l’isolamento dei massicci, tra i quali si aprono conche, vasti altipiani carsici situati ad altitudini più o meno elevate, come Campo Imperatore, il Piano delle Cinque Miglia, il Piano di Ovindoli. Gli ambienti offrono una ricchezza straordinaria di panorami, flora e fauna. L’uomo è sempre stato presente su queste montagne, soprattutto con la pastorizia transumante basata su di una fitta rete di tratturi e di piste che collegavano i pascoli estivi d’alta quota alle coste dell’Adriatico. Sono presenti piccoli borghi arroccati, opere di fortificazione, insediamenti religiosi e altre emergenze storiche, umane e artistiche, integrate nel mondo delle montagne. Un patrimonio naturalistico e culturale al quale il CAI (22 Sezioni e 7 Sottosezioni) presta la massima attenzione, promuovendo iniziative di salvaguardia ambientale e che vedono la presenza di 4 grandi Aree Protette (tre  nazionali e una regionale) e un sistema diffusso di Riserve regionali.