Contesto di riferimento
La convenzione si inserisce nel contesto della Regione Gilgit-Baltistan, nel nord-est del Pakistan, nei pressi del Parco Nazionale del Karakorum, che segna l’accesso alla montagna K2.L’Upper Braldu Valley, situata a circa 3.000 metri di altitudine, è una zona strategica per il Pakistan poiché consente l’ingresso al Parco Nazionale del Karakorum e quindi l’accesso al ghiacciaio Baltoro e alla salita del K2. Le difficili condizioni climatiche la rendono scarsamente popolata: Askole, con circa 600 abitanti, è il centro principale della zona, mentre negli altri otto villaggi limitrofi risiedono circa 200 persone ciascuno. La vallata rappresenta una delle aree più remote del Pakistan, dove anche l’accesso ai servizi di base è difficile, se non impossibile: la struttura ospedaliera più vicina si trova a Skardu, a circa 150 km di distanza, percorribili in circa 8 ore.In questo contesto, è stata essenziale l’apertura nel 2003 del presidio medico-sanitario da parte dell’associazione Amici di Lorenzo, attiva in Pakistan già dal 1996. Fin da subito, la struttura ha visto crescere costantemente il numero di pazienti presi in carico, arrivando all’erogazione di circa 2.500 prestazioni mediche nel corso del 2024, in parallelo ad azioni di sensibilizzazione e formazione igienico-sanitaria. La frequentazione della regione da parte di escursionisti e alpinisti ha reso il “Lorenzo Mazzoleni Dispensary” un punto di riferimento medico essenziale, nonché l’ultimo presidio sanitario prima della salita al K2.Alla luce della spedizione svoltasi in Pakistan per celebrare il 70° anniversario della salita italiana al K2, durante la quale la delegazione del Club Alpino Italiano ha incontrato diverse autorità e associazioni locali, il CAI ha firmato un accordo con l’associazione Amici di Lorenzo per garantire la continuità del presidio medico locale. Il sostegno si concretizza nell’acquisto di medicinali e in attività di formazione e supporto al personale sanitario impiegato nel dispensario.Attualmente, nel dispensario operano due figure: un infermiere, e una “levatrice” (TBA, Trained Birth Assistant), che si occupa anche di pianificazione familiare e cure primarie (LHW, Lady Health Worker). Non vi sono medici residenti. Il dottor Shujat, unico medico pakistano volontario, lavora presso l’OMS a Skardu e visita periodicamente il dispensario di Askole. La presenza periodica di medici italiani è durata fino a settembre 2018.L’orario di apertura del dispensario prevede attività ambulatoriali dalle 9:00 alle 12:00, per poi riprendere dalle 15:00 fino alle 17:00-18:00, a seconda della luce solare disponibile.
Ruolo della Commissione Centrale Medica del CAI
La Commissione Centrale Medica (CCM) del CAI svolgerà un ruolo chiave nell’attuazione della convenzione attraverso delle missioni sul campo a supporto del personale impiegato nel Dispensario. Le attività da svolgere saranno principalmente incentrate su:● Medicina di base● Progetti di screening (anemia, patologie della tiroide, epatite ed eventuali altrepatologie, in funzione delle competenze dei/delle volontari/e coinvolti/e)● Educazione igienico-sanitaria di base nella scuola localeQuesta convenzione rappresenta un’importante opportunità per consolidare il ruolo del CAI nella promozione della salute in ambienti montani difficili e per rafforzare la collaborazione con realtà associative impegnate in ambito umanitario. Il successo delle missioni dipenderà dalla sinergia tra i soggetti coinvolti e dall’impegno dei membri della CCM nel portare avanti le iniziative previste.
Missioni sul campo
Ciascuna missione prevede il coinvolgimento di due volontari/e delle Commissioni Mediche Centrale ed Interregionali del CAI, che avranno a disposizione due stanze presso il Dispensario per il loro alloggio. Durante le ore diurne, il dispensario è fornito di corrente elettrica, ma la connessione internet risulta instabile. Una migliore connettività è disponibile nella cittadina di Skardu, che funge da scalo interno.La gestione logistica sarà facilitata dall’associazione Amici di Lorenzo, in coordinamento con il Club Alpino Italiano, il quale coprirà le spese relative al viaggio e vitto e alloggio in loco.
Prima della partenza, verranno fornite informazioni dettagliate sul Paese, sul contesto di riferimento e sulle norme di comportamento da adottare per garantire un intervento rispettoso e conforme alle dinamiche locali.
Requisiti richiesti
● Padronanza della lingua inglese, con particolare attenzione all’ambito medico
● Spirito di adattamento a contesti spartani
● Conoscenza della medicina di base e della salute materno-infantile
Requisiti preferenziali
● Esperienza pregressa in ambito di cooperazione allo sviluppo
● Conoscenza nell’utilizzo di ecografi portatili
Form d’iscrizione: https://forms.gle/TP7BG27BxgkhphwP6