Affrontare Il Cambiamento Climatico – Un Altro Appennino è Possibile – Versante Toscano

AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO: UN IMPEGNO COMUNE

La forte anomalia climatica di questo inverno 2023-2024 ha messo nuovamente in grandi difficoltà tutto il comparto interessato dal turismo invernale. Negli ultimi due mesi, che dovevano essere importanti per le attività nelle stazioni invernali, si è invece registrata la mancanza di precipitazioni e l’aumento delle temperature medie del periodo. Addirittura nella trascorsa settimana si è registrato un fenomeno di inversione termica che ha visto in quota temperature più alte del fondovalle.
Tutto questo non ha reso possibile neppure l’innevamento artificiale delle piste, che in precedenti occasioni aveva consentito di rimediare alla scarsità di neve, permettendo un minimo di attività sciistica.
In recenti prese di posizione sulla stampa i gestori degli impianti di risalita hanno evidenziato tutte le difficoltà del settore e formulato proposte di miglioramento per sostenere l’innevamento programmato nei pochi giorni in cui si dovessero verificare le condizioni meteo per attivarlo.
La loro preoccupazione è anche la nostra perché siamo pienamente consapevoli che questo clima anomalo mette in grave difficoltà economica la sopravvivenza di tante imprese impiantistiche, dei servizi turistici e commerciali ad esse collegate, e causa sofferenza alle centinaia di lavoratori addetti al settore, per i quali vengono a mancare le condizioni per un lavoro stabile che dia tranquillità alle loro famiglie. Il problema coinvolge anche se con criticità diverse tutta la montagna pistoiese.
Forse fino a dieci o quindici anni fa sarebbe stato ancora possibile negare l’esistenza del cambiamento climatico e affermare che si trattava di episodi occasionali, superabili con interventi di sostegno temporanei in attesa che tutto ritornasse normale. Oggi questi atteggiamenti non sono più giustificati. L’esperienza quotidiana è evidente agli occhi di tutti, ed è purtroppo confermata dalle informazioni tecniche e scientifiche. I dati raccolti dimostrano che siamo nel pieno del cambiamento e sappiamo bene che per cominciare a invertire questa tendenza a livello globale occorreranno decenni, capillari mutamenti nelle nostre abitudini di vita e un forte impegno collettivo a ridurre i consumi di combustibili fossili.
Continuare a sperare nel ritorno della neve come avveniva in passato è fuorviante: il contesto è cambiato e anche le nostre strategie devono cambiare. E’ necessario fin da ora prevedere nuove modalità di investimento pubblico, capaci da un lato di sostenere e migliorare le prestazioni delle strutture già in essere, finché ciò sarà ragionevolmente possibile; nel frattempo dovrà essere fermata la costruzione di nuovi impianti che sarebbero assolutamente ingiustificati; parallelamente e da subito occorre lavorare per il graduale passaggio verso un sistema turistico fondato su altri presupposti, dato che nel prossimo futuro nulla sarà più uguale a quello che abbiamo visto in passato.
Pertanto, in un orizzonte di sostenibilità del rapporto investimenti/ricavi, e finché le condizioni meteo lo consentiranno, a nostro parere devono essere messe in atto tutte le azioni per sostenere le imprese del settore sciistico ed il sistema di infrastrutture funzionali agli impianti e piste oggi esistenti, per i quali nel passato sono stati fatti ingenti investimenti pubblici. Contestualmente però deve essere chiaro che non è più sostenibile né ragionevole destinare risorse pubbliche per nuovi impianti, ormai anacronistici, costosi e fortemente impattanti sull’ambiente e sul paesaggio, che per di più sarebbero di ostacolo allo sviluppo di un turismo lento e naturalistico.
Le ingenti risorse pubbliche oggi destinate a nuovi impianti, come per esempio la funivia Doganaccia-Corno alle Scale (quasi 16.000.000 di euro) dovrebbero piuttosto essere finalizzate a superare l’attuale fase di transizione ed a favorire l’implementazione di nuovi scenari.
Occorre quindi uno sforzo comune per orientare tutta la montagna in questa nuova direzione e contribuire tutti insieme a superare i passaggi non semplici e le difficoltà che si presenteranno.

Il nostro Comitato Un altro Appennino è possibile – Versante Toscano è pronto a dare il proprio contributo a questo sforzo collettivo, in tutte le sedi e a tutti i livelli di confronto.

San Marcello Pistoiese 02.02.2024

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