La “beffa” dell’OASI del Tritone Apuane a Cava Valsora

 Lo stesso giorno in cui a Frascati si svolge il congresso della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano (CCTAM) del Club Alpino Italiano, sulle Alpi Apuane –nello specifico a Cava Valsora- si svolge l’evento dedicato al “Progetto Symbiosis, lavoro e uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”.
Entrambe le iniziative rientrano, paradossalmente, nel Festival Asvis 2025.
Scriviamo parodossalmente perché, se chiare sono le posizioni del CAI riguardo le tematiche di tutela ambientale e sostenibilità, altrettando non si può dire del progetto in questione.
Un progetto che, senza le denunce passate delle associazioni ambientaliste e attivisti del territorio non sarebbe mai esistito. Oltre una decina di anni fa, infatti, l’Oasi del Tritone Apuano a Cava Valsora rischiava di scomparire sommersa da tonnellate di terre e massi. Solo una pronta segnalazione del CAI riuscì a salvare quello che oggi viene umoristicamente definito “biolago”. In seguito la ditta venne obbligata dal Parco delle Alpi Apune alla rimozione del ravaneto originatosi nel periodo di ripresa dell’attività estrattiva e questo fu il primo vero passo verso la tutela del sito. Nel frattempo l’attività di cava è rimasta sospesa alcuni anni proprio perché la ditta concessionaria non dimostrava la volontà di tutelare efficacemente il lago ospitante i tritoni, tanto da ricorrere al TAR della Toscana… Che però dette ragione ai tritoni. A protezione della colonia, per autorizzare a continuare l’escavazione, la Commissione paesaggio del Comune aveva richiesto alcune prescrizioni tecniche che la ditta non aveva però realizzato ritenendole troppo penalizzati proponendo soluzioni alternative piuttosto imprecise rispetto a quanto prescritto.
Abbastanza per fare scrivere ai giudici che «la volontà del riccorrente è di non adempiere alle prescrizioni formulate per salvaguardare la colonia di tritoni».
A seguito della sentenza, la ditta si rassegnò ad attuare le tutele previste, ma non fu una scelta… Bensì un’imposizione dovuta alla sentenza.
Successivamente, sia per la storia legata alla sua tutela, sia per la bellezza scenografica del luogo, Cava Valsora divenne attrattiva per numerosi fotografi e appassionati, arrivando ad attirare l’attenzione di ben due trasmissioni RAI e di National Geographic.
Dopo aver fiutato tanto interesse, ecco la decisione di mettere i tritoni “a reddito” . Infatti ora, oltre a fatturare milioni con l’estrazione del marmo, la ditta ha pensato di aprire un baracchino di bibite e panini e fa pagare un biglietto di ingresso anche abbastanza costoso, per accedere al lago dei tritoni, dove peraltro viene impedito l’accesso agli escursionisti non paganti a una zona storica con vie di lizza e altri elementi d’interesse archeologico-industriale.
La storia di come nasce la tutela del sito viene cancellata in nome del Progetto Symbiosis, che altro non è che un’operazione di greenwashing da cui ASVIS dovrebbe prendere le distanze, invece che patrocinarlo.

La Commissione Tutela Ambientale CAI Toscana

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