Tipo struttura | Rifugio custodito |
Altitudine | 1.150 mt. |
Località | Monte Logarghena |
Comune | Filattiera – (MS) |
Anno di costruzione | 1966 |
Sezione Cai di | Pontremoli |
Posti letto | 25 |
Illuminazione | Gruppo elettrogeno |
Acqua | Interna |
Servizi igienici | Esterni |
Cucina in proprio | Si |
Del gestore | No |
Periodo apertura | Richiesta Chiavi in Sezione – 0187.831.155 – 338.2585707 |
Locale invernale | Momentaneamente inagibile |
Telefono | No |
Vie di accesso | da Pontremoli: ore 3 – da Lagdei 4 |
Ascensioni principali | M.Orsaro – M.Marmagna |
Per poter usufruire del rifugio è necessario, essere socio CAI, con tessera valida per l’anno in corso e telefonare al responsabile 0187.831155 – 338.2585707, il quale fornirà indicazioni adeguate.
Il rifugio è intitolato alla memoria di Enrico Mattei come riconoscenza al dono di un prefabbricato del cantiere di Pontremoli della SNAM-SAIPEM del Gruppo ENI in occasione della realizzazione del metanodotto da Cortemaggiore a Panigaglia nel 1967 e per l’interessamento del parroco di Dobbiana Don Walter Becchetti. Trasportato con camion sul posto e rimontato da tecnici specializzati forniti dalla SNAM-SAIPEM con l’aiuto dei soci CAI di Pontremoli. Il rifugio viene inaugurato il successivo anno 1968.
Enrico Mattei era scomparso tragicamente da soli cinque anni, il 27 ottobre 1962, per la caduta del suo aereo mentre tornava a Milano dalla Sicilia. Nato nel 1906 ad Aqualagna, in provincia di Pesaro, emigrato giovanissimo a Milano, diventa in breve tempo un manager di successo. Partecipa alla resistenza nelle brigate partigiane e, alla fine della guerra, viene nominato Commissario Straordinario dell’AGIP. Nel 1953 fonda l’ENI nella consapevolezza del ruolo strategico che riveste l’energia per lo sviluppo economico del paese e con l’obiettivo di raggiungere anche nel nostro paese l’indipendenza energetica. Per le sue straordinarie capacità imprenditoriali e per le sue doti umane, la figura di Enrico Mattei rimarrà indelebile nel panorama politico-imprenditoriale dell’Italia del XX secolo.
Negli anni 70 iniziarono le prime settimane verdi in località Logarghena (al rifugio Mattei) con escursioni alle Capanne della Rossa (Bore del Sale), oggi Baita Tifoni, con gli scolari della scuole elementari, dietro interessamento del socio CAI maestro Giulio Tifoni della moglie, di Costantino Cavellini e moglie e Giovanna Filippi Bisciotti. Questa iniziativa fù la prima nelle scuole italiane.