Oltre la vetta
Un sostegno per chi resta

Cos’è “Oltre la vetta”?
Oltre la vetta nasce per dare spazio a ciò che spesso resta in silenzio: il dolore, la perdita, la paura e il bisogno di trovare un nuovo equilibrio dopo un trauma vissuto in montagna.
È un progetto del Club Alpino Italiano che unisce alpinisti, psicologi, guide, soccorritori e familiari, con l’obiettivo di costruire una rete di cura, ascolto e condivisione per chi è stato toccato da lutti o esperienze traumatiche legate alla montagna.
La montagna è luogo di libertà, di ricerca, di vertigine, ma anche di fragilità. Quando qualcosa accade, quando una vita si spezza o un incidente segna una comunità, chi resta ha bisogno di ritrovare un senso, una voce, un cammino possibile. “Oltre la vetta” vuole essere un luogo di rigenerazione, dove il dolore può trasformarsi in consapevolezza e la solitudine in legame.
Nel sito si trovano materiali informativi sul lutto e sul trauma, una rete di professionisti specializzati in psicologia e montagna, e una sezione dedicata a testimonianze, podcast e riflessioni condivise. Ogni risorsa nasce con l’intento di rafforzare la comunità alpinistica, promuovendo una cultura della cura e del sostegno reciproco, anche nei momenti più difficili.
Crediamo che parlare di ciò che ferisce sia un atto di coraggio e di appartenenza. Perché la montagna insegna che non si è mai davvero soli: ogni passo, anche quello più faticoso, può diventare parte di un sentiero comune.
Genesi del progetto
Questo progetto nasce da un’esperienza personale ma anche universale. Nasce dalla morte di un giovane e forte alpinista, e dal dolore da essa generata. Nasce dalla rete di supporto che si è stretta intorno alla sua compagna, ai suoi familiari e ai suoi amici più stretti nei mesi successivi all’incidente, da una serie di contatti, connessioni, conversazioni e mani tese che hanno permesso a chi è rimasto di ritrovare la forza di ricominciare a camminare (metaforicamente e non).
La potenza della condivisione del dolore e della difficoltà, la luce delle opportunità rigenerative e di crescita che riescono a emergere dalle tragedie più laceranti della nostra vita, sono la motivazione e il motore di questo progetto, che si propone non solo di aprire una conversazione ma anche di aprire uno spazio – collettivo – di supporto reciproco.

Il ruolo di Psicologi per i Popoli
All’interno di “Oltre la vetta”, un ruolo importante è rivestito dall’associazione Psicologi per i Popoli, con cui il CAI ha firmato un protocollo di intesa, e che si occuperà della formazione e dei professionisti che entreranno a far parte della rete.
Per noi è importante che un’istituzione come il CAI abbia deciso di farsi promotrice di questo progetto: un segnale forte verso il riconoscimento dell’impatto psicologico degli incidenti in montagna.
Donatella Galliano, Presidente dell’associazione Psicologi per i Popoli
Psicologi per i Popoli porta in questa collaborazione l’esperienza maturata in oltre vent’anni di interventi nelle emergenze, con l’obiettivo di creare e offrire strumenti di prevenzione, sostegno e accompagnamento a chi vive queste situazioni.