
In occasione dei trent’anni di fondazione, giorno 17 maggio, la sezione di Belpasso del Club Alpino Italiano ha organizzato una conferenza dal titolo “La fruizione del parco dell’Etna”, facendo un focus particolare a quanto è accaduto a febbraio in occasione dell’eruzione lavica che ha scatenato un evento di visitatori fuori dal consueto. La conferenza si è tenuta presso i saloni del Club Progressista di Belpasso, la serata è iniziata con il benvenuto del presidente del club, ingegnere Domenico Bellia e ha visto il saluto iniziale dell’onorevole Giuseppe Zitelli, affezionato alla sezione di Belpasso in quanto spesso ha collaborato nel passato da vice sindaco alle attività di promozione territoriale proposte dalla sezione.
Il CAI di Belpasso, guidato dal presidente Nello Caruso, ha trattato il tema della conferenza invitando il neo presidente del CAI Sicilia, Giuseppe Riggio, il sindaco di Belpasso (già presidente del Parco dell’Etna) Carlo Caputo e il dirigente responsabile del servizio per il territorio di Catania, dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale, Dott. Agatino Sidoti.
Per evitare la schizofrenia delle ordinanze in occasione di eventi naturali come un un’eruzione che attira molto pubblico, e per migliorare la fruizione del Parco, è stato proposto di avviare una sottoscrizione per chiedere che il parco dell’Etna diventi di competenza nazionale. Questo permetterebbe un rilancio dell’ente che sta attraversando una lunga fase di crisi e da anni ormai non assume nuovo personale, ormai ridotto ai minimi termini. L’incontro è stato un’occasione per parlare anche di una maggiore fruizione dei rifugi. Giuseppe Riggio, già presidente della commissione TAM nel precedente triennio ha argomentato sul progetto “Rifugi aperti e gestiti”, l’intento è quello di dare in gestione alcuni dei tanti rifugi forestali di proprietà del demanio che di fatto sono poco utilizzati anche perché prenotabili con procedure farraginose e desuete o addirittura che rimangono chiusi agli escursionisti. Il Dott. Sidoti ha specificato che, in verità, in Sicilia, tutti queste strutture sono nate per essere ricovero e supporto degli operai forestali e non per accogliere escursionisti. Dall’incontro però è scaturita la volontà dei presenti di continuare una interlocuzione collaborativa in merito.
L’evento è stato occasione per ricordare le attività svolte dalla sezione in 30 anni e questo è stato compito del presidente Caruso che ha relazionato in merito supportato da un video riassuntivo che è stato un vero e proprio excursus storico nella tantissime attività svolte dalla sezione: di fruizione dell’ambiente nelle diverse modalità che il CAI promuove ma anche di valore sociale come la dedizione ai sentieri, l’accompagnamento solidale, la formazione in cui la sezione crede molto dedicata ai soci ma anche a ragazzi e giovani nelle scuole.
Presenti per l’occasione, erano presenti ben 6 dei 9 presidenti che si sono succeduti alla guida della sezione belpassese del CAI, una delle più attive dell’Etna e dell’isola. A loro, ai relatori della conferenza e alcuni soci meritevoli sono state omaggiate delle targhe ricordo dell’evento realizzate in pietra lavica ceramizzata.
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