Escursione in ambiente alpino che ripercorre il sentiero utilizzato dagli alpini durante la prima Guerra mondiale.
Informazioni logistiche
Gruppo max di 10 persone– Serve kit da Ferrata
Partecipazione riservata ai soci CAI.
Per partecipazione inviare conferma entro il 16/7/2025 mail alla sezione CAI di Caslino d’Erba, caslinoderba@cai.it.
Le quote per il biglietto della funivia saranno raccolte alla biglietteria.
Ritrovo: Piazzale Municipio – Caslino d’Erba
- Partenza per Passo Tonale: ore 5.00
- Funivia Tonale – Paradiso: ore 8.30 ( prima funivia)
- Funivia Paradiso – Passo Presena: 8.45 circa
- Difficoltà: EEA (escursionisti esperti con attrezzature)
Uscita riservata ai Soci CAI , con mezzi propri.
L’adesione all’uscita implica l’accettazione del regolamento Escursioni consultabile al seguente link : Regolamento escursioni
Descrizione escursione
Con le funivie si raggiunge il Passo Presena 2997 m (Presena 3000).
Dal Passo Presena si segue il sentiero porta al Passo di Lagoscuro 2969 m, con l’omonima capanna-rifugio.
Qui è possibile compiere una divagazione del percorso, anch’essa facente parte del percorso attrezzato fino a Cima Payer (si allunga di un’ora abbondante il percorso). Dal Passo si prosegue a sinistra, a tratti di facile sentiero si alternano alcune cenge esposte ma attrezzate, alcune passerelle fino agli ultimi metri fi facili roccette che permettono di giungere in cima 3054 m.
Si ritorna a ritroso al Passo di Lago Scuro riprendendo il classico percorso del sentiero dei Fiori, che per il momento è un elementare sentiero che risale la china di pietre verso il Corno di Lago Scuro 3164 m, dove poco sotto è presente la Capanna Lago Scuro, rifugetto gestito da volontari ed aperto solo in loro presenza.
Dalla cima si inizia a scendere in maniera più ripida tra detriti e pietrame, incontrando presto i tratti attrezzati, una placca e poi un susseguirsi di cengie di facile percorrenza. Si aggira dal basso il Corno di Casamadre e in seguito si incontrano i due ponti tibetani. Da segnalare che le deviazioni che fino ad alcuni anni fa permettevano di bypassarli, ora sono dismesse quindi è d’obbligo affrontarli.
I ponti sono ottimamente attrezzati seppure abbastanza lunghi (uno di 75 m nei pressi del Gendarme di Casamadre).
Terminato il ponte ecco una galleria e quindi c’è la possibilità di una breve deviazione, tramite un tratto di ferrata vero e proprio quindi più impegnativo, raggiungendo una postazione sulla cresta sovrastante denominata “Nido d’Aquila”. La discesa di questo tratto va fatta a ritroso, per riprendere il percorso che termina in vista del Passo del Castellaccio 2962 m.
Da qui non resta che scendere dal sentiero segnalato verso il Passo Paradiso: non si tratta di un sentiero comodo perchè affronta numerosi tratti di pietraia da attraversare, quindi nonostante la relativa vicinanza della meta, non bisogna sottovalutare le tempistiche per rientrare alla cabinovia.