Sabato 20 escursionisti hanno risposto positivamente alla proposta del CAI di Novate Milanese con meta il rifugio Zamboni Zappa, ai piedi della parete est del Monte Rosa, nel comune di Macugnaga, in Valle Anzasca.
Posteggiate le macchine a Pecetto (mt.1365), il gruppo, calzati gli scarponi, zaino in spalla,si è incamminato per la meta, con una parte che ha preferito sfruttare la seggiovia fino alla stazione del Belvedere (mt.1914), per risparmiare energie, con l’obiettivo di raggiungere anche il lago delle Locce.
La parte più bella del trekking è partita proprio dal ghiacciaio del Belvedere, un ghiacciaio “nero”, completamente ricoperto da detriti rocciosi che si allungano fino a fondersi con le pareti verticali del Monte Rosa.
Fantastica la vista: alla destra la petraia del Belvedere, a sinistra una conca verde costellata di massi erratici, davanti la verdissima Alpe Pedriola con il rifugio Zamboni mt.2070 (raggiunto con il sentiero a valle rispetto alla morena), a chiudere la vista del gruppo del Rosa con le sue alte cime innevate sopra i 4000 mt, nell’ordine la Dufour, la Nordend, la Zumstein e la Gnifetti.
Arrivati al rifugio gli escursionisti, in tempi diversi, hanno puntato decisamente verso il lago delle Locce (mt.2240). Semplice il primo tratto tra pascoli e massi erratici, ma presto è iniziata una dura salita, con una pendenza di 200 metri molto concentrati, con un percorso da individuare tra le rocce.
Giunti in cima alla montagnola, dopo un breve tratto in discesa ecco finalmente il lago delle Locce; uno spettacolo assoluto. Foto infinite e colazione al sacco per il gruppo, ora ricompattato, incantato davanti al panorama,in religioso silenzio per ascoltare il rumore sordo del ghiacciaio che si crepa e rilascia i suoi detriti.
Una improvvisa pioggerella ha invitato ad una veloce discesa , difficoltosa nella parte iniziale, verso il rifugio Zamboni. Qui un meritato momento di riposo con torte, birre e il calore del sole ritornato prepotente.
Lunga la discesa verso Pecetto percorrendo inizialmente il sentiero alto , in cresta, con gli ultimi sguardi sul ghiacciaio “nero”.
Una giornata fantastica, temperatura ideale, panorami mozzafiato assolutamente in luce. Tutti i partecipanti hanno mostrato una profonda soddisfazione.
