Escursione N° 01 – 12/01/2025 – NUORO:“Sui sentieri del Monte Ortobene”

Escursione N° 01

12/01/2025 – NUORO : “Sui sentieri del Monte Ortobene……”

– Ritrovo dei soci: ore 8:30 presso la Chiesa della Solitudinea Nuoro.
– Durata: circa 6,00 ore,
– Lunghezza: 10 Km. circa;
– Quota Minima: mt. 543

– Quota Massima: mt. 925 circa

– Dislivello totale: mt. 380 circa;
– DifficoltàE (Itinerario per Escursionisti).

– Terreno:sentiero con traccia evidente, nella prima parte, successivamente: carrareccia, breve       tratto d’asfalto, rocce ricoperte da muschionel sottobosco.

-Segnaletica: sentiero 101 completo di segnaletica CAI sino al Redentore;il tratto successivo, prevalentemente fra le rocce del sottobosco, è segnalato con ominidi pietra e nastrini bianco/rossi predisposti dai direttori.

Abbigliamento consigliato a cipolla, idoneo alle rigide temperature del bosco.

– Direttori: (AE): G. Attardi, L. Sanna.

DESCRIZIONE GENERALE

Il Monte Ortobene, tanto caro alla scrittrice nuorese Grazia Deledda, è una antica altura granitica che si eleva ad Est della Città di Nuoro.

Disposto a dominio della grande valle del Fiume Cedrino, come ultimo vero baluardo di granito della zona, costituisce un vero e proprio monumento naturale dalle molteplici e affascinanti forme: pinnacoli e torrioni si susseguono a zone pianeggianti e conche di granito arenizzato, ripide gole e una grande varietà di rocce antropomorfe, zoomorfe, a nido d’ape, frutto della millenaria azione di agenti climatici, fisici, chimici ed antropici. La vetta più alta, 955 mt s.l.m. è detta Cuccuru Nigheddu e, sul cocuzzolo visibile dalla Città, a quota 925 mt, si può ammirare la grande Statua del Cristo Redentore, opera bronzea dello scultore Vincenzo Jerace che venne innalzata nel 1901 in occasione della celebrazione del Giubileo.

La montagna, dalle quote inferiori a quelle superiori, vede alternarsi le pinete di rimboschimento, risparmiate dagli attacchi incendiari, il bosco misto, i cui componenti più comuni sono:il lentisco, l’erica arborea, la mortella, il lillastro, la ginestra spinosa, il corbezzolo, il rovo e l’asparago, la fascia rocciosa ricca di olivastri, e quella più alta, oltre i 700 mt, dove sopravvive una delle più interessanti leccete della Sardegna. I ruscelli e torrenti che numerosi defluiscono ospitano, insieme all’ontano nero, al salice, all’agrifoglio, il biancospino, i giunchi, i ranuncoli, le felci e la menta.  Tra i fiori si segnalano, in particolare, le orchidee spontanee, di cui sono state censite 18 specie diverse, e i ciclamini. L’Ortobene è popolato da una fauna varia e abbondante. Il divieto di caccia consente la vita di numerosi passeraci, colonie di taccole e corvi imperiali, gheppi e poiane, ghiandaie colombacci e numerosi uccelli notturni e, ancora,pernici, volpi, cinghiali, lepri. Ricco di sentieri e antichi tratturi, alcuni abbandonati da tempo, nonché sorgenti di acque cristalline, oggi riscoperti da appassionati e da associazioni ambientaliste impegnate a recuperarne la storia e a valorizzarle!

Il Monte Ortobene, in conformità alla direttiva Europea Rete Natura 2000 n°92/43/CEE, è stato designato come Zona di Protezione Speciale (ZPS) con l’obiettivo di garantire, preservare e tutelare la biodiversità. Ciò non significa che vanno precluse le attività antropiche ma piuttosto vanno regolamentate. Il nostro comportamento pertanto deve essere orientato ad una fruizione sostenibile e rispettosa, garantendo il minimo impatto, soprattutto nel bosco, che rappresenta la porzione più integra all’interno del territorio.

Descrizione dell’escursione

La nostra escursione, ad anello, privilegia il versante che sovrasta la città di Nuoro. Partiamo dallo storico sentiero 101, il percorso a piedi più breve che unisce la città con la sommità del suo monte, da dove poi riscendiamo, attraverso un fitto bosco, affascinante e ricco di mistero!

Il sentiero101 si estende per circa 4 Km, ha inizio a q 543 m, a destra della scalinata che porta alla Chiesa della Solitudine, situata all’estrema periferia Nord/Est della città. Il percorso si intraprende in salita, con direzione Sud/Est, tra roccette e pini per raggiungere, quasi subito, uno stretto sottopassaggio della strada comunale asfaltata che ci immette, con un ripido sentiero, in località Murrone, in circa 10’.Da qui, con direzione Nord/Est, una carrareccia, erosa dallo scorrere delle acque invernali e delimitata da rocce zoomorfe, ci consente di arrivare in 45‘in località Sos Frores, a quota 707 mt s.l.m. Si prosegue con direzione Est,fino a incrociare, sulla sinistra, il sentiero che porta alla “Pietra della Luna”, fantastica rappresentazione dei fenomeni erosivi del granito, e, dopo una breve visita, costeggiando il Riu Seuna, raggiungiamo la fonte di Milianu, a quota 730 m s.l.m. Da qui con direzione Nord/Est, superato un ulteriore sottopasso, continuiamo in salita sul sentiero,immerso nel bosco misto, fino ad arrivare in 15’ in località Solotti, a quota 820 m s.l.m.. Immediatamente dietro un rustico il sentiero si arrampica in direzione Sud, tra alti pini prima, lecci e roverelle poi, fino a raggiungere il Parco del Redentore a quota 895 m., dopo circa 2 ore dall’inizio dell’escursione. Sulla destra, quasi subito, troviamo la scalinata che ci conduce al belvedere dove, con vista a 360° su tutto il Nuorese, si eleva la maestosa Statua bronzea del Redentore, quota 925 m.Dopo la visita al Redentore attraversiamo la lecceta, a ridosso dello storico Albergo-ristorante Sacchi,per raggiugere, con direzione Sud/Ovest, una stradina cementata che, in ripida discesa, ci conduce alla strada asfaltata sottostante. La risaliamo per 100 mtper immetterci nel fitto bosco, fra rigogliose felci e rocce ricoperte di soffice muschio, che in 1,30 h, ci conduce nel Parco attrezzato di Sedda Ortai. Durante il percorso e prima di giungere a Punta Mamudine, una leggera deviazione, ci consentirà di ammirare un magnifico “fungo porcino” di roccia granitica, posto a circa 850 ms.l.m.. Nel Parco di Sedda Ortai, tra lecci secolari, potremmo consumare il nostro pranzo al sacco. Riprendiamo l’escursione e, dalla pista di pattinaggio,attraverso una carrareccia, ci immettiamo di nuovo all’interno del fitto bosco, fra rocce con spettacolari sottopassi,per raggiungere dopo circa 1 h di cammino i ruderi dell’ex Caserma Forestale, in località Caparedda. Da qui, dopo aver attraversato il Riu Seuna, risaliamo alla località Murrone per raggiungere di nuovo La Solitudine, dove avrà termine la nostra escursione.

Le iscrizioni all’escursione vanno effettuate entro le ore 19:00 di giovedì 09/01/2025, con messaggio WhatsApp, ai seguenti numeri telefonici: 3336876903 — 3337110079

I Direttori augurano Buona Escursione a tutti

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