ADOTTA UN SENTIERO SE E’ SELVAGGIO E BLU…..

  • ”Adotta un sentiero”. Progetto Cai sui primi tornanti del selvaggio Blu. Baunei, da Pedra Longa a Giradili.Il progetto del Club Alpino Italiano “Adotta un sentiero”, diffuso in tutta Italia, continua il suo percorso in Ogliastra. Scenari tra i più suggestivi di Sardegna, i primi tornanti del Selvaggio Blu. Quel tratto già individuato e segnalato da un gruppo di soci Cai da un anno, è diventato domenica 23 marzo, il percorso della settima escursione del Cai Nuoro e Ogliastra. Guidata dai soci di Baunei, Martina Loi, SergioLoi, Ivan Puddu, con la partecipazione del Presidente della sezione di Nuoro, Tonino Ladu e della sezione gemmata Ogliastra, Nicola Secchi. Dal cai centrale l’incoraggiamento perchè dai soci arrivino proposte di adozione di sentieri. Non ci sono particolari formalità o atti burocratici ma semplici azioni delle quali si da informazione alla sezione competente e al comune. Si tratta di “monitorare e segnalare eventuali problemi che si incontrano nella frequantazione annuale dl percorso, foto e Gps, leggeri ostacoli da rimuovere, frasche di vegetazione invadente erbacea o arbustiva cresciuta sul piano di calpestio, interventi minimi come omini di pietra in stile Cai, utili negli incroci sul calcare o in valle. Esclusi interventi pesanti come taglio piante, picconatura di tratti di sentiero. A ciò provvederà eventualmente, dopo la segnalazione, chi di dover, magari con l’ausilio dei volontari Cai”. Rimane l’impegno, come scrivono i soci nella lettera inviata al Sindaco Stefano Monni, di informare il Comune e la sezione di appartenenza. Pratiche rese operative dai soci di Baunei nelle giornate precedenti quella di oggi. I circa sessanta escursionisti, è stato contingentato il numero, di buon mattino hanno, hanno lasciato il grande carrubo nel tornate di Pedra Longa per inoltrarsi nel percorso del Selvaggio Blu, fiore all’occhiello del vasto territorio montano della costa Ogliastrina. Saliscendi nella parte finale di Baccu Orrolossi, si aprono gli spazi delle antiche e dure attvità secolaridi caprai e pastori, da cuile Scala Elige, a Cuile Grutta Entosa, Funtana Sa Mussa, Funtana Sa Sedda Coggina, Funtana Pedra Timpangiu, cuile fenile. E le ripide guglie icastonate lungo la costa o all’interno, sopra le cale mèta del turismo ormai planetario. Punta Argennas, Punta Giradili, Cuccuru maore, Serra Salinas. Scarponi bagnati per gli escursionisti Cai mentre guadano il torrente Baus, acque bianche di calcare che si riversano sul mare in cascata dove si abbeveravano gli incursionisti mori nelle loro mortali scorribande, fino al 1700, lungo le piane costiere dell’Ogliastra. Finita la prima rampa tra le attrazioni più storicamente suggestive, la muraglia di contenimento della mulattiera per il transito del carbone. Non c’era altra
  • oluzione per gli ingegneri delle compagnie Piemontesi e Toscane. Troppo dispendioso e impossibile utilizzare bacu Orrolossi. Hanno addossato la mulattiera alla cengia Giradili, rafforzandola anche con triplo filare di muraglia pur di consegnare in sicurezza tonnellate di carbone ai barconi in rada attorno alla guglia di Perda Longa. Devastazione e rapina pianificata, certificata oggi dalle tracce reali sotto gli scarponi degli escursionisti. Dagli ovili di Us Piggius, punto di approdo e di riflessione, squarcio sulla costa. “E’ il sentiero, questi primi tornanti del selvaggio Blu, che ha adottato noi, dice Matteo Marteddu del direttivo di Cai Sardegna. E non c’è fatica che tenga quando la storia cammina con te. Da qui la vedi meglio. M Marteddu
ogliastra 2 - CAI Sezione di Nuoro

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