
Le cime del Marghine coinvolte dal Cai nella Rete dei Sentieri di Sardegna
Il CAI, Club Alpino Italiano, domenica 19 sui monti del Marghine per un programma che coinvolge escursionisti provenienti dal Nuorese e dalla Sardegna. Organizzazione di Cai Nuoro con il presidente Tonino Ladu, accompagnatori coordinatori soci di Silanus e dei paesi vicini, Raffaele Talu, Renzo Virdis, Tonino Pes, Luca Dettori, Antonio Demartini. Obiettivo, oltre l’escursione sociale programmata, verifica sul campo della volontà di estendere sulla catena del Marghine, la rete escursionistica di Sardegna. Ne offre la possibilità la Legge Regionale 16/2017, i regolamenti attuativi e le iniziative delle amministrazioni comunali in collaborazione con il Cai e l’agenzia Forestas. Sentieri, certificati e con segnaletica universale Cai, che si intersecherebbero con la rete che il comune di Bolotana ha già realizzato proprio in collaborazione col Club Alpino. Il “cantiere” con protagonisti diversi soggetti è aperto e la sede decisionale, come prescrive la legge, è in sede al tavolo territoriale presso l’agenzia Forestas. Intanto domenica, zaino e scarponi, appuntamento, 8.30, in piazza Carraghentu a Silanus, per raggiungere la località Sas Benas (780 m). Subito la salita ripida di Iscala Manna sino a Punta Iameddari 1120 m. Finestra aperta sui paesaggi del Nord Sardegna. Il bosco di lecci apre la strada per Sa Coronarta , 1087 m, rocce e cespugli bassi, e spazi aperti sulla valle dl Tirso, ciminiere spente, e all’orizzonte i Supramonti e le cime del Gennargentu. Coronarta è il punto di discesa più impegnativo per gli escursionisti, verso Funtana ‘e Donna. Ancora salita per la cima finale di Punta Siddò e rientro a Sas Benas. Il Sentiero non ha certificazione RES e non è tracciato con segnaletica Cai. Saranno i dirigenti del sodalizio nuorese insieme ai soci di Silanus a tirare le somme e a decidere sulla eventuale progettazione successiva, coinvolgendo comune e Forestas, per introdurre anche quest’area nella Rete Escursionistica di Sardegna. “Iniziativa, dice Matteo Marteddu del direttivo regionale Cai, che ha puntuale riscontro nella nuova legge sulla Montagna, approvata in seconda e definitiva lettura, dopo trent’anni, i giorni scorsi, dal Senato. Novità che coinvolgono anche la montagna sarda per i prossimi decenni. Piccoli comuni, sentieri e rifugi, terreni abbandonati o silenti, boschi, spopolamento, sentieri, escursionismo. Professioni e formazione sulla montagna. Non lasciamo che decida tutto Roma, conclude Matteo Marteddu, abbiamo le carte in regola per iniziare a battere un colpo nella fase dei decreti attuativi. Cioè, queste settimane”.
Matteo Marteddu
Ottobre 2025