“Con il termine MONTAGNATERAPIA si intende definire un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socio-educativo, finalizzato alla prevenzione secondaria, alla cura ed alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità; esso è progettato per svolgersi, attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna.
Le prime esperienze di montagnaterapia in Europa risalgono agli anni ’80 in Belgio e Francia e agli anni ’90 in Italia, grazie alla collaborazione tra sodalizi di montagna, aziende sanitarie e organizzazioni non profit. In Italia sono ormai centinaia le esperienze rivolte a ipovedenti, a persone con disturbi psichici, a portatori di handicap o disabilità fisiche, a bambini in difficoltà, a marginali, persone dipendenti da sostanze, a portatori di patologie specifiche come quelle cardiologiche, oncologiche, ortopediche.
Tanti i progetti sviluppati in cui emerge l’anima solidale del Cai,i cui soci traducono concretamente gli alti valori umani dell’Alpinismo, l’impegno, la capacità di accettazione degli altri, la dedizione e riescono a trasmettere l’amore e la passione per la montagna.