11° Edizione del CAI Ortona Film Festival a cura di F. Sulpizio che vedrà la proiezione dei seguenti film a tema montagna, ambiente, esplorazione.
Venerdì 21 Febbraio 2025 – ore 21:00 – My Upside Down World
Dopo aver gareggiato per tutta la vita e aver vinto quasi tutto quello che c’era da vincere, Angelika Rainer decide di abbandonare le gare e rimettersi in gioco in un viaggio personale alla riscoperta di sé stessa, del rapporto con il passato e con la natura. Davanti alle pareti di roccia e di ghiaccio più difficili al mondo, la climber affronta il momento di riflessione sulla sua carriera, alla ricerca di nuovi stimoli e nuove vie da percorrere, in libertà.

Venerdì 7 Marzo 2025 – ore 21:00 – Alaska, cercatori di avventure
Il racconto di una spedizione invernale di 1.100 Km in Alaska, ultimo tratto di un’avventura che in 25 anni, prima da solo poi con l’amico Fulvio Giovannini, ha condotto il trentino Maurizio Belli a seguire le rotte della corsa all’oro. A piedi, in bici, in canoa, sugli sci, non per segnare un record, ma per tracciare una propria via. Due avventurieri alle prese ora con la sfida più ardita: con gli sci e a piedi, dormendo in tenda per 55 giorni su un fiume ghiacciato, inseguendo sogni d’infanzia.

Venerdì 21 Marzo 2025 – ore 21:00 – The Icefall doctor
Gli “icefall doctors” sono tra gli Sherpa più coraggiosi dell’Everest. Il loro lavoro quotidiano consiste nel rischiare la morte camminando attraverso la gigantesca cascata di ghiaccio del Khumbu, per mettere in sicurezza il percorso e assicurare che gli alpinisti occidentali abbiano la possibilità di raggiungere la cima. Angnima Sherpa, il primo “icefall doctor”, ha svolto questo lavoro per oltre 30 anni.

Venerdì 4 Aprile 2025 – ore 21:00 – La Terra mi tiene
Ivan Di Palma è un contadino, laureato in filosofia, che ha scelto di ritornare nella sua terra natale ad Atena Lucana, nel Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano, per dedicarsi alla semina dei “grani del futuro”, insieme a un gruppo di compari e compare. Teresa Vallone è una donna anziana, una contadina che da giovane ha scelto di emigrare in Germania, abbandonando la terra per migliorare le condizioni di vita dei suoi figli. Le loro storie si intrecciano seguendo il ciclo delle stagioni e la vita di un chicco di grano, dalla semina alla mietitura nell’anno della pandemia, interrogandosi sul passato, sul presente ma soprattutto sul futuro della terra da lasciare ai propri figli.
