La storia della Sezione CAI di Sappada affonda le sue radici nel secondo dopoguerra. Il 29 novembre 1945, la guida alpina Guido Kratter inviò al CAI Centrale una richiesta per la costituzione della Sezione, supportata da 64 firme raccolte da Luigi Pachner e Albino Quinz. Tuttavia, in quella fase, la richiesta non andò a buon fine, rimanendo un interesse iniziale che maturò negli anni successivi.
Nel 1950, la Sezione Cadorina di Auronzo manifestò la disponibilità a cedere il Rifugio Pier Fortunato Calvi, a condizione che venisse creata una sottosezione a Sappada. Nel 1951 nacque quindi la Sottosezione CAI di Sappada, sotto la Sezione di Auronzo, con Guido Kratter come primo reggente.
Il passo decisivo avvenne nel 1954: il 7 maggio, il gruppo promotore composto da Verina Cecconi, Luigi Pachner e Luciano Paolini inviò una nuova richiesta alla Presidenza Generale del CAI per la costituzione della Sezione autonoma di Sappada, raccogliendo 106 firme a sostegno. A seguito dell’approvazione, Luciano Paolini venne nominato primo presidente della nuova Sezione.
Nel corso degli anni, alla guida della Sezione si sono succeduti diversi presidenti:
- Luciano Paolini (1954–1956),
- Leo Piller Roner (1957–1962, 1966–1968),
- Luigi Pachner (1963–1965, 1969–1978),
- Alberto Piller (1979–1983, 1986–1991, 1995–1997, 2001–2006),
- Pietro Quinz (1984–1985),
- Giampaolo Piller (1992–1994),
- Roberto Piller Roner (1998–2000),
- Diego Piller Cottrer (2007–2011),
- Manuel Piller Hoffer (2012–2017),
- Paola Piller Roner (2018–2020),
- Dario Piller (dal 2021 a oggi).
Un fatto significativo nella storia della Sezione è che Alberto Piller, oltre a essere presidente per diversi mandati, ha anche ricoperto il ruolo di Presidente del Coordinamento delle Sezioni Cadorine dal 1994 al 1996, a conferma del ruolo attivo e riconosciuto della Sezione di Sappada all’interno del panorama alpino regionale.
Nel 1954, contemporaneamente alla fondazione della Sezione, venne istituita anche la Stazione del Soccorso Alpino di Sappada, una delle prime 26 stazioni italiane, oggi ancora attiva e fondamentale per la sicurezza della montagna nella zona.
Nel 1955, il Rifugio Pier Fortunato Calvi, situato ai piedi del Monte Peralba, passò ufficialmente dalla gestione della Sezione di Auronzo a quella di Sappada, diventando il cuore pulsante delle attività estive e simbolo della presenza del CAI in alta quota.
Tra gli anni ’70 e ’80, la crescita del turismo alpino portò a un progressivo aumento del numero di soci, rafforzando il ruolo della Sezione sia nell’accoglienza degli escursionisti sia nella tutela delle tradizioni locali. La Sezione ha saputo mantenere un equilibrio tra l’apertura al turismo e la conservazione della propria identità culturale, raggiungendo oggi oltre 400 soci iscritti.
Un momento di svolta nella storia recente è avvenuto nel 2018, con il passaggio del Comune di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, che ha comportato anche il trasferimento della Sezione CAI Sappada dal Gruppo Regionale Veneto al Gruppo Regionale Friuli Venezia Giulia.
Nonostante il passaggio di regione, la Sezione di Sappada mantiene un forte legame con il Cadore: fa infatti parte dell’ASCA (Associazione Sezioni Cadorine Alpine) ed è invitata regolarmente a partecipare alle riunioni del Coordinamento delle Sezioni Cadorine. Questo ruolo le consente di agire come ponte tra le sezioni del Veneto e quelle del Friuli Venezia Giulia, favorendo dialogo e collaborazione su entrambe le sponde.
La storia della Sezione CAI di Sappada è una storia di passione, di impegno volontario e di profondo radicamento nel territorio. Una storia che continua, con uno sguardo giovane, dinamico e consapevole rivolto verso il futuro.
