Ricordare Il Passato Per Costruire Un Presente Ed Un Futuro Di Pace
18 Settembre 2018 ore 09:00 - 19:00
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L’Alpinismo Giovanile della sezione di Acireale del Club Alpino Italiano con il presidente Giuseppe Receputo ,i due aquilotti di 12 anni Enrico Cucuccio e Claudio Nicotra, gli accompagnatori Nello Russo, Salvo Spina, Antonino Cucuccio e i collaboratori Tonino Nicotra e Graziella Scuderi, la tutor professoressa Felicia Cutolo con i 39 studenti soci CAI delle classi 4C-4°-4ALS dell’alternanza scuola lavoro del Liceo Scientifico Statale Archimede di Acireale, ha partecipato alla festa della montagna 2018 sul monte Kalfam.1000(Peloritani) organizzato dalla sottosezione di Taormina del CAI e dall’OTTO AG Sicilia.
Il tema della giornata è stato “ricordare il passato per costruire un presente e un futuro di pace” nel centenario della grande guerra 2014-2018.
All’escursione nella vallata del Chiodaro condotta da Giuseppe Formaggio, Giovanni Lombardo e Antonio Arrigo della sottosezione di Taormina con la collaborazione di Carmelo Cannavò del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno partecipato ben 150 soci e simpatizzanti delle sezioni di Linguaglossa, Bronte con il presidente Angelo Spitaleri (AAG), Novara di Sicilia con Liliana Chillè e l’Associazione Nazionale Alpini di Messina e Linguaglossa. A fine giornata è stata celebrata la S. Messa da padre Giovanni Lombardo presso il santuario della Madonna dell’Aiuto con l’animazione del coro polifonico L. Perosi di Misterbianco e la commemorazione dei caduti in guerra del CAI con la recita della preghiera dell’Alpino e del CAI e il canto “Signore delle cime”. L’escursione secondo il progetto educativo del CAI ,ha avuto valenze naturalistiche, paesaggistiche, storiche, religiose e della tradizione popolare. I ragazzi, protagonisti della giornata, hanno appreso le notizie del piccolo comune di Roccafiorita (ME) di appena trecento anime che si trova sotto monte Kalfa, fondato nel 1613 da Pietro Balsamo principe di Roccafiorita e della storia del santuario della Madonna dell’Aiuto posto sulla sommità del monte costruito da un reduce della seconda guerra mondiale rimasto miracolosamente vivo durante un bombardamento aereo.
Antonino Cucuccio