Al Via Il Progetto Pilota Di Collaborazione Tra Cngei Liguria E Alpinismo Giovanile In Liguria
25 Luglio 2018 ore 09:00 - 19:00
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Al via il progetto pilota di collaborazione tra CNGEI Liguria e Alpinismo Giovanile in Liguria
Nel mese di maggio 2018 alcuni Accompagnatori di Alpinismo Giovanile dellaSezione di Bolzaneto (Genova) si sono affiancati alReparto Sherwood (Arenzano) e alReparto Giano (Genova 4) per sperimentare come funziona lo scoutismo e, in particolare, ilsistema di Pattuglia. Un’attività ricca di spunti interessanti, da entrambe le parti, a coronamentodell’Accordo quadro di collaborazione siglato fra CNGEI Liguria e CAI Liguria nel novembre 2015 e supportata dalla Commissione di Alpinismo Giovanile LPV.
La collaborazione fra la sezione ligure del Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani (CNGEI) e il CAI Liguria – nello specifico il settore dell’Alpinismo Giovanilesotto l’egida dellaCommissione Interregionale AG LPV – si è sviluppata a partire dal novembre 2015, quando le due associazioni hanno sottoscritto un accordo quadro di collaborazione regionale con lo scopo di rendere operativo il protocollo d’intesa intitolato“Insieme ai giovani per crescere in montagna“, siglato tra CAI e associazioni scout a livello nazionale nel maggio 2009.
Testo integrale dell’Accordo quadro di collaborazione CNGEI Liguria − CAI Liguria
In breve, il CNGEI Liguria intendeva perseguire i seguenti obiettivi:
- Formazione degli adulti su specifiche tematiche legate alla frequentazione dell’ambiente montano;
- Ideazione e realizzazione di attività specifiche di avvicinamento e conoscenza della montagna per i bambini/ragazzi delle tre Branche corrispondenti alle fasce d’età;
- Possibilità di utilizzo delle rispettive strutture di accoglienza (rifugi/case scout) a condizioni agevolate da concordarsi caso per caso con i livelli territoriali proprietari delle strutture, sia per attività proprie, sia per attività organizzate insieme al CAI.
Il CAI Liguria intendeva perseguire i seguenti obiettivi:
- Integrare la formazione dei propri Accompagnatori di Alpinismo Giovanile su aspettiludico-pedagogici, usufruendo dell’esperienza e della competenza dei soci adulti delle Sezioni liguri del CNGEI;
- Organizzare attività comuni il cui protagonista sia il giovane, sfruttando la montagna quale palestra di crescita;
- Divulgare nelle rispettive associazioni i risultati ottenuti attraverso una o piùpubblicazioni e/o convegni specifici.
A valle dell’accordo quadro sono stati individuati gli obiettivi da sviluppare nel corso del triennio 2015-2018, dando priorità a quelli relativi alla formazione degli adulti, e rimandando al triennio successivo sia le attività di avvicinamento alla montagna rivolte ai soci giovani delle due associazioni, sia l’utilizzo delle rispettive strutture di accoglienza.
Da subito sono state avviate le attività preliminari di divulgazione e di scambio,che hanno visto la diffusione dei contenuti dell’accordo presso le Sezioni CNGEI e le Sezioni CAI sul territorio regionale ligure, lo scambio di materiali di carattere educativo e formativo, l’invito reciproco ad iniziative di comune interesse, la realizzazione di attività congiunte a livello locale (Arenzano, Genova e La Spezia), per lo più dedicate alla manutenzione del territorio.
Nel mese di ottobre 2016, CNGEI Liguria ha presentato all’annuale Congresso Interregionale LPV di Alpinismo Giovanile tenutosi a Bolzaneto (Genova) la proposta elaborata dalla Consulta: una breve esperienza diinserimento degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile in uno staff di Unità, da sviluppare attraverso un incontro preliminare tra adulti e due attività con i ragazzi. È stata scelta questa modalità perché, secondo la Consulta, un periodo di affiancamento a uno staff di Capi educatori avrebbe permesso agli AAG di sperimentare in modo diretto e concreto alcuni aspetti essenziali delmetodo educativo scout, in particolare quegli aspetti in grado di trovare applicazione anche nel contesto dell’Alpinismo Giovanile: ad esempio ilgioco e l’imparare facendo, ma soprattutto quelle attività che sviluppano competenze utili al raggiungimento dell’autonomia personale, come le capacità progettuali, le capacità operative, la partecipazione attiva ai gruppi di appartenenza.
Successivamente, nel corso del 2017 la referente per CNGEI Liguria, Annamaria Messina, ha incontrato due membri della Commissione AG LPV (la Presidente Emilia Graffigna e laReferente per i rapporti con le associazioni scout, Valentina Vinci) per approfondire i dettagli della proposta, adattarla alle esigenze espresse dal CAI e impostarne la tempistica.
Si è deciso che il progetto sarebbe stato sviluppato nel corso del successivo anno scout 2017-2018. Su richiesta degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, interessati maggiormente a lavorare sulla fascia di età 12-16 anni, si è stabilito che il progetto avrebbe coinvolto solo la Branca Esploratori e avrebbe quindi accolto un numero massimo di 14 AAG (2 per ognuno dei 7 Reparti della Regione). L’obiettivo primario del progetto è rimasto inalterato, con l’unica variante di prestare particolare attenzione ad alcuni strumenti specifici della Branca Esploratori – in particolare, il sistema di Pattuglia – che si dimostrano in grado di rispondere efficacemente a quella ricerca di maggiori spazi di autonomia tipica dell’età adolescenziale.
Ad ottobre 2017 il progetto è stato rilanciato durante il Congresso interregionale di Alpinismo Giovanile tenutosi aVerrès (AO). Tuttavia, le adesioni sono state scarse e inizialmente si è posta in dubbio l’opportunità procedere, ma si è deciso di realizzare comunque ilprogetto in via “sperimentale“, e di inserire gli AAG dimostratisi interessati all’iniziativa, tutti appartenenti alla Sezione CAI Bolzaneto (GE), nei due RepartiGenova 4 eArenzano.
Ad aprile 2018 le attività hanno finalmente preso il via, con unincontro preliminare tra i referenti CNGEI Liguria, lo staff dei Reparti e gli AAG (per conoscersi, illustrare i principali strumenti del metodo scout, definire a grandi linee il percorso di attività da svolgere con i ragazzi) edue riunioni tra staff dei singoli Reparti e gli AAG (per organizzare nel dettaglio le varie attività).
Infine, nel mese di maggio 2018 gli AAG aderenti al progetto hanno partecipato ad alcune attività del Reparto “Giano” del Gruppo Genova 4 e del Reparto “Sherwood” del Gruppo di Arenzano (GE). In particolare:
- Reparto Arenzano –> In uscita, gara di cucina tra Pattuglie (località Laghi della Tina). Nella riunione precedente, lancio dell’attività da parte dei Capi − con coinvolgimento degli AAG come “giudici” di gara − e organizzazione a carico delle Pattuglie, che hanno scelto il menù e preparato il materiale. Vedi la gallery
- Reparto Genova 4 –> In uscita, itinerario su sentiero preparato e guidato, come prova di specialità, da tre esploratrici (Località Sestri Levante, Punta Manara). Inoltre, l’attività ha previsto un momento di riflessione e discussione di Pattuglia sulle prospettive di cambiamento nel CNGEI, in vista dall’attività nazionale di Branca e per tutti i Reparti che parteciperanno al campo nazionale CNGEI 2018. Come valore aggiunto, i due AAG hanno insegnato ai ragazzi l’uso del paranco per il recupero di una persona scivolata in una scarpata. Vedi la gallery
In entrambi i Reparti sono stati utilizzati i seguenti strumenti del metodo, tutti funzionali al percorso scout di maturazione personale e conquista dell’autonomia:imparare facendo, aria aperta, tecniche, vita di Reparto, progressione personale, sistema di Pattuglia (vita di Pattuglia, materiale di Pattuglia, Posti d’azione, sana competitività tra Pattuglie).
A giugno 2018 tutti i partecipanti al progetto afferenti alle due associazioni hanno partecipato allariunione di verifica, svoltasi nella sede CAI di Bolzaneto, dalla quale è emerso unbilancio positivo di questo “progetto pilota”: per tutti, una preziosa opportunità per conoscere una realtà associativa diversa dalla propria ma accomunata dalla stessa passione educativa. Per gli AAG di Bolzaneto il progetto pilota ha rappresentato un’occasione per portare a casa diversi spunti interessanti su cui riflettere e, in qualche caso, da riportare nelle attività svolte all’interno del proprio gruppo. Probabilmente non sarà possibile applicare al contesto AG in maniera integrale gli strumenti veri e propri del metodo di Branca Esploratori, ma l’esperienza vissuta potrebbe contribuire a dare maggiore impulso allo sviluppo dell’autonomia personale e del senso di responsabilità nei ragazzi.
Inizierà presto la fase ideazione della seconda fase del progetto pilota, sempre nel contesto di collaborazione territoriale ligure, che verterà sulla formazione specifica fornita dagli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile ai Capi Scout CNGEI su specifiche tematiche legate alla frequentazione in sicurezza dell’ambiente montano.