Convegno “il Trekking” – Nicolosi (ct) 30.09.2023

CONVEGNO “IL TREKKING”

Il convegno “Il Trekking” si è svolto il 30 settembre 2023 in Sicilia, ospitato nel Centro congressi comunale di Nicolosi (CT), considerata la “porta dell’Etna”. Il programma è stato condiviso nella sessione della mattina con la Società italiana di medicina di montagna e la Società italiana di montagnaterapia. Seguono brevi sintesi degli interventi presentati dai componenti della Commissione centrale medica del CAI.
L’attività del trekking – C. D’Angelo
Il termine trekking deriva dall’afrikaans e significa “viaggio su un carro tirato da buoi o su altro mezzo disagevole”: successivamente è entrato in uso per “indicare viaggi o spostamenti a piedi di più giorni, in massima parte su sentieri o carovaniere, in zone per lo più montuose e non servite da altre vie di comunicazione” (Treccani).
La giornata del convegno è dedicata all’approfondimento delle caratteristiche della preparazione psicofisica quando si cammina per più giorni, alle indicazioni per particolari condizioni di salute e a quali possono essere i benefici per la salute stessa. Il sentiero sul quale si svolgerà il trekking può avere diverse caratteristiche che ne condizioneranno lo svolgimento. Le difficoltà del sentiero, definite in base alla classificazione CAI, l’altitudine e la latitudine, la stagione e la lunghezza sono tutti elementi che devono essere presi in considerazione per prepararsi e affrontare il trekking in sicurezza. Qual è l’allenamento fisico necessario? Come possiamo prepararci a percorsi in quota? Come proteggere i piedi e come aiutarsi a sostenere lo zaino per tanti giorni? Usare i bastoncini o no? Cosa mangiare e cosa bere? Come valutare la possibilità di affrontare il trekking in solitaria o in gruppo? Come recuperare a fine giornata per essere pronti a continuare il percorso? Queste alcune delle domande alle quali rispondono le numerose relazioni del convegno.
Basi teoriche e pratiche dell’allenamento per il trekkingLuigi Vanoni
Defaticamento e recuperoLuigi Vanoni
La prima relazione, svolta durante la sezione della parte congiunta (CCM, SIMeM, SIMONT), dal titolo “BASI TEORICHE E PRATICHE DELL’ALLENAMENTO PER IL TREKKING”, descrive i punti cardine della teoria dell’allenamento, il modello fisiologico, il modello prestativo e i test funzionali, al fine di individuare sia le qualità atletiche da allenare, sia come organizzare al meglio gli allenamenti finalizzati all’escursionismo.
La seconda relazione, svolta durante la sezione CCM, dal titolo “DEFATICAMENTO E RECUPERO”, affronta i temi teorici e pratici relativi all’ottenimento sia del miglior defaticamento, sia del massimo recupero post esercizio (trekking) individuando gli elementi salienti, tra i quali lo stretching, il reintegro dei macro/micronutrienti, il ripristino delle scorte idriche, la qualità e durata del sonno, nonché l’utilizzo di parametri quali la frequenza cardiaca a riposo e l’HRV (Heart Rate Variability) il tutto con ampia descrizione degli aspetti pratici.
Accompagnamento di persone con disabilitàMarco Battain
La preparazione di un trekking a cui partecipano persone con disabilità richiede di dedicare particolare attenzione alla scelta della meta, del percorso, della stagione, delle difficoltà tecniche, della fatica, della lunghezza, dei punti di appoggio e di tappa in modo da modularlo in relazione alle specifiche esigenze di tutti i componenti del gruppo. Nella relazione particolari richiami all’opportunità di assicurazioni per infortuni/soccorso alpino e alla diffusione di immagini non solo secondo le normative vigenti ma anche secondo il buon gusto nel rispetto della dignità delle persone.

 

Esperienza di trekking nei diabetici tipo 1 Franco Fontana
Il trekking, come in generale l’escursionismo, rappresenta un’attività di tipo prevalentemente aerobico e può essere integrato nella gestione di patologie croniche come il diabete proprio perché favorisce l’aumento della sensibilità insulinica, abbassa i livelli di glucosio nel sangue, riduce il grasso corporeo e migliora la composizione della massa corporea. Il diabete tipo 1 insulinodipendente rappresenta la più frequente forma di endocrinopatia cronica dell’infanzia e della adolescenza e circa il 10% delle forme di diabete, mentre il 90% è costituito dal diabete tipo 2, la cui caratteristica è l’insulinoresistenza. Nell’individuo normale l’equilibrio glicemico durante l’attività fisica è determinato da un perfetto meccanismo regolatore mediato da insulina ed ormoni controregolatori. Il soggetto diabetico dovrà invece acquisire la capacità di variare la terapia insulinica in base alle varie esigenze, soprattutto in attività di lunga durata come il trekking, esercitando un frequente autocontrollo glicemico. Con lo scopo di favorire la conoscenza degli strumenti per gestire tutte queste variabili, nel 2011 nasce l’idea del Diab3king (escursione di tre giorni con la collaborazione del CAI e col supporto economico/organizzativo di JADA – Associazione Giovani Diabetici Alessandria): oltre all’avvicinamento alla montagna, il progetto permette la sperimentazione del movimento, del confronto con gli altri e della gestione della malattia in un ambiente inusuale come quello montano, mantenendo l’attenzione all’apporto alimentare e alla terapia insulinica in rapporto all’impegno fisico. I grandi progressi della tecnologia hanno agevolato e reso più facile il controllo dei valori glicemici sia con il monitoraggio continuo della glicemia tramite il sensore sottocutaneo, sia con la terapia microinfusionale che permette di mimare la fisiologica produzione di insulina. Concludendo, nella gestione di una malattia cronica come il diabete, il trekking rappresenta una pratica sportiva che costringe all’autocontrollo e insegna come adattare la terapia all’alimentazione e al dispendio energetico. Inoltre, favorendo la socializzazione e migliorando l’autostima, contribuisce all’accettazione della malattia senza complessi e rappresenta pertanto uno dei più “alti” gradini del processo educativo.
I bastoncini …vantaggi e svantaggiAntonello Venga
I bastoncini nell’equipaggiamento del trekking sono diventati negli anni elemento fondamentale in quanto permettono di ottimizzare lo sforzo anche in base a delle caratteristiche tecniche che li rendono leggeri, confortevoli da impugnare e da regolare in base al terreno che si andrà ad affrontare. Al grande vantaggio di poter scaricare il peso che grava su rachide e articolazioni degli arti inferiori si aggiungono il miglioramento della circolazione periferica con la possibilità di un movimento più ritmico grazie all’alternanza dell’azione di braccia e gambe garantendo una maggiore stabilità e sicurezza. La performance del trekker ne risulta migliorata a patto che i bastoncini vengano regolati correttamente in altezza, utilizzati su terreni erbosi o anche rocciosi, purché non si affronti una arrampicata dove eventuali appigli richiedono maggiore libertà nei movimenti. Anni sono trascorsi da quando occasionalmente uscivamo da casa con una racchetta da sci o cercavamo appoggio su un bastone cercato lungo la via del cammino, ormai nelle nostre uscite nulla va lasciato al caso al fine di prevenire incidenti o inconvenienti che possono evolvere in una richiesta di soccorso.
COMUNICAZIONI LIBERE
Il melanoma (short video) – Sandro Cinquetti
Presentazione da remoto dello short video sulla prevenzione del melanoma cutaneo realizzato dalla ULSS1 Dolomiti di Belluno. Il video, realizzato anche con il patrocinio CAI, è finalizzato a sensibilizzare la popolazione che frequenta la montagna a proteggersi dal principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo rappresentato dall’esposizione ai raggi solari.
Kit di primo soccorsoGiuseppe Priolo e Luigi Vanoni
Il presidente CCST Giuseppe Priolo e il vice-presidente CCM Luigi Vanoni presentano in anteprima il Kit primo soccorso redatto con la collaborazione CCM-CCST.
NOTE
Al convegno si sono iscritte 146 persone delle quali l’85% soci/e CAI e il 15% non soci/e. Divulgato con le news de Lo Scarpone e con la stampa locale, al convegno hanno portato i saluti le autorità locali, il presidente GR Sicilia Francesco Lo Cascio e il delegato CAI per l’ambiente Mario Vaccarella. Il presidente della Commissione medica Sicilia Antonino Cucuccio e i suoi componenti hanno collaborato per l’organizzazione e la presentazione delle relazioni. Con un collegamento da remoto sono giunti i saluti del PG Antonio Montani e della Vice-PG Laura Colombo e dalla sede centrale CAI sono stati inviati oltre 100 libri distribuiti in omaggio ai partecipanti (Scuola centrale di alpinismo e arrampicata libera tra passato e presente – ed. CAI, Paesaggi terrazzati d’Italia – ed. Franco Angeli, Dizionario Alpinistico – ed. CAI). La CCM ringrazia tutti e tutte per l’attenzione data all’evento.

Articoli Correlati