28 Marzo 2021
ESCURSIONE OROTELLI : “ Roccas e Montes. Sentiero “Cardellino”.
Ore 8 piazza San Govanni/ Casa Museo “S. Cambosu”/
Direttori: Natalio Lunesu, Matteo Marteddu, Piero Sotgiu, Bruno Pintus, Giuseppe Santus, Antonio Contu.
Durata 7 ore, 13 Km circa
Difficoltà E.
“La stagione delle piogge” ha appesantito il terreno, rendendolo fangoso e scivoloso. Occorrono scarponi solidi, serenità d’animo, spirito di libertà.
Obbligo di dispositivi anti Covid: mascherine, Gel sanificante, autocertificazione come da norme CAI Centrale. No agli assembramenti.
Numero soci: 20 per gruppo, massimo 2 gruppi con distanziamento nella partenza.
Prenotazione entro mercoledì 24 Marzo.
Matteo Marteddu: 335234512
Natalio Lunesu : 3286190739
“Cardellino” è lo struggente protagonista del romanzo “ Una Stagione a Orolai”. Scrittore Orotellese Salvatore Cambosu. La Fondazione omonima, presieduta dal Sindaco Nannino Marteddu ne valorizza, anno dopo anno, la straordinaria qualità letteraria e culturale. “Orolai” è un villaggio immaginario della Barbagia Collinare. Uomini e donne della fatica di una vita dura, contadini e pastori. Da bambini si entrava nella spirale avvolgente della campagna e delle sue regole immutabili. Ma Cardellino sognava altri orizzonti che la sua fine tragica gli ha chiuso. Il CAI propone, attraverso i soci di Orotelli, parte di quei sentieri sfioranti rocce, rese quasi vive dall’incedere delle stagioni, chiese campestri, archeologie, storie di lavoro e di solitudini. I paesaggi sono quelli a Sud/Ovest del paese, degradanti verso il grande fiume del Tirso. L’escursione si avvia dalla piazza San Giovanni, sotto l’arco del 1100 che introduceva all’area cimiteriale e da Casa / Museo Cambosu. Percorre le antiche vie verso il quartiere de “S’Iscaleddu”, incastonato tra i graniti e le antiche cave dei blocchi parlanti con la eco, Monte Vaeddaiolu, utilizzati, con stile, dai maestri di muro per costruire il paese. Si incontrano a sa Chipudda le piazzole granaie, arzolas. Donne e bambini, con impegno diurno a frantumare spighe, in una fatica immane. Sas ladas, strettoia con lastre di pietre in sito, forse strada romana, sicuramente cantiere dei primi anni cinquanta del secolo scorso. Abbondoniamo quello che veniva chiamato “Su Caminu Bolotanesu”, per guadagnare le tanche dei grandi proprietari di terre, Inzas Nieddas, Burbaris, sin ai ruderi cadenti della chiesa di San Michele con le archeologie adiacenti. Sullo sfondo la piana del Tirso, La Chiesetta romanica di San Pietro, il Marghine, Sa Costera, il Castello di Burgos simbolo ancora, da queste parti, dei potenti signori del medio evo e della tragica storia dei villaggi contadini. Breve sosta. Foto, Clips. Lasciamo il sentiero “Cardellino”, che conclude la sua corsa nel tempio Pisano di San Pietro, e procediamo verso la Valle di Erilotta. Olivastri centenari e il re della valle: il Fungo di pietra. Si sale su carrareccia fangosa per riaffacciarci verso la Chiesetta di Sinne, con obiettivo le rocce zoomorfe sovrastanti. Possibile sosta pranzo con visuale sulla piana di Orani/ Ottana e le vette di Monte Gonare. Ancora sentiero, appena tracciato, che ci conduce alla periferia di Pedeadde. Nel cammino incroceremo la figura pietrificata de “Su Thurpu”. Di fronte ad esso sosteremo in silenzio quasi angosciante. Riattraversamento del paese sino al centro Polivalente “Franco Pintus” dove riceveremo il saluto del sindaco e dell’amministrazione comunale di Orotelli. “Il tempo di lasciare il villaggio si avvicinava. Erano già partite le rondini. Già i pastori dei monti più alti erano passati con i loro greggi, con i loro cavallini pelosi e il loro cani, diretti alla pianura che si scorgeva dalla piazza di Orolai come una linea morbida e perfetta in fondo all’orizzonte”. ( da “Una Stagione a Orolai”). Nuovi orizzonti, appunto. Il Sentiero “Cardellino” è entrato nel cuore del CAI e fa parte del patrimonio culturale e ambientale di Orotelli.
Grazie, Buona Escursione.
I Direttori
Marzo 2021