CAI NUORO SEZIONE “Giovannino Fenu”
Esc. Sociale n.1
Data 16 Gennaio 2022
Luogo e titolo: “Varietà di paesaggi e storie : nuraghi, tanche e architetture di antica vita contadina e pastorale. Sentieri di Orotelli.”
Durata circa 8 ore, pausa compresa.
Dislivello complessivo 500 m
Tipologia di Sentiero: Sterrato collinare. Tratti di sentiero fangoso.
Difficoltà E , lunghezza 19 km circa. Comporta fatica e conseguente adeguato allenamento. Abbigliamento caratterizzante l’escursionismo CAI.
Coordinatori logistici: Soci CAI Orotelli: N. Lunesu, S. Podda, L. Dettori, M.Marteddu.
- Santus, A. Contu.
Per ragioni di norme sulla sicurezza sanitaria comune, l’escursione e’ aperta ai soli soci CAI e occorre iscriversi entro le ore 18 di giovedì 13 Gennaio 2022, senza alcuna possibilità di deroga.
L’ iscrizione si potrà fare telefonando al n* 335 234512. Matteo Marteddu.
Prima dell’avvio della escursione, un incaricato controllerà, secondo le regole, il greenpass.
Per chi volesse il 16 mattina raduno ore 7.15 piazza Veneto Nuoro. Oppure ore 7.45 Piazza Primo Maggio rione Mussinzua – Orotelli.
Soci e socie, con la ripartenza l’augurio più affettuoso, anche come PR Cai Sardegna, per nuovi orizzonti del 2022. Gratitudine a tutte e tutti voi, al CDS, ad Anna Maria Piroddi che su di se’ ha assunto l’onere del coordinamento di CAI Nuoro. Periodo come sappiamo segnato da una fase straordinaria della nostra vita. Anche queste settimane e questi mesi ancora difficili. Spirito di autentica comunità, rafforzata dalle regole che consapevolmente osserviamo. Quelle che conosciamo e che CAI centrale ci conferma e riassume: “e’ fatto divieto…di.eventi o simili, assembramenti in spazi aperti. Obbligo dei dispositivi di protezione..per noi, obbligo del controllo del greenpass che verrà effettuato da un coordinatore CAI. E’ opportuno che sino alla chiusura del periodo di emergenza, 31 Marzo 22, venga cancellato l’assembramento finale dell’escursione, anche solo per un dolcetto o un bicchiere di vino comunitario. Per noi una rinuncia che ci pesa, ma dobbiamo tenere alto il grado di consapevolezza comune.
NOTE DESCRITTIVE
L’escursione è stata pensata all’interno di un progetto che da anni i soci CAI realizzano e che è diventato patrimonio della comunità Orotellese, reso concreto anche con risorse regionali. Punto di avvio dal bivio della ss 129. Subito leggera salita, su antica carrareccia verso la zona di Funtana Vritta. Sorgente racchiusa nelle fantasie popolari. Fresca,”Vritta” . Tanto da essere oggetto degli ultimi desideri, come sollievo nei momenti finale della propria vita. Fantasie. Oggi greggi di pecore, pascolo brado ma controllato. Per noi sentiero di transito verso la collina degli “Dei”. Calone, cartolina di Orotelli. Nuraghe monotorre, sottratto dall’implosione e dal crollo proprio su petizione, accolta, di soci CAI. E’ da qui, domina le piane e le valli, dal Bronzo medio, 1400/1500 AC. Spazi e paesaggi, dalla valle media del Tirso, alle cime di Gonare e Santu Vasili di Ollolai, Marghine e sa Costera, castello giudicale di Burgos, Monte Pisanu e aidu entos e i villaggi con le loro storie, vive e mai dome. Da Calone ci inoltriamo nell altipiano che ci prepara alla Serra. Mulattiere e fango invernale. Verdi pascoli a Madaulas. Cavalli bizzarri, consapevoli della loro condizione di assoluta libertà. Un cancello ciondolante ci introduce alla “Serra Suergiu”. Uso civico, comunitario, di legnatico e di pascolo per i cittadini del paese. Da sempre e come valore non derogabile. Bosco intenso di sugherete, fonte di introito per il comune. Lo attraversiamo sino al punto nodale di Tres Lacanas. Incrocio di storie senza tempo, una sorta di Free zone, zona libera, striscia di confine tra Orotelli, Oniferi e Benetutti. Incontro di epopee tra Barbagia, Costera/Goceano, Nuorese/Sassarese, ma stessi linguaggi, stesse economie, stesse vicende di drammatici contrasti. Noi passiamo mentre regnano pace e silenzi, con scampanellii di greggi solitarie. Un cancello di accoglienza ci avvia all’azienda Cottu. Esempio virtuoso di operatività, con segni chiari di duro lavoro, di processi produttivi integrati in questa parte al confine tra Barbagia e Bono. Dal pascolo ben curato, al latte, al formaggio del caseificio come prodotto di nicchia che varca il Tirreno e crea ricchezza. Proseguiamo sino alla vecchia, cadente architettura rurale di Calariches. Quanto concentrato di storia in quelle perfette armonie di bianco granito estratto dalle cave vicine, nelle stalle per selezionare e modernizzare allevamenti, nelle tegole di copertura forgiate, come riporta il marchio impresso su ognuna di esse, dalla fabbrica toscana “Antonini”, nei granulati delle piastrelle della “Casa padronale”. Padronato e servitu’, contadini e nobiltà terriera, ceto di comando e serventi, tutto è scritto pietra su pietra. Cadenti,ma ancora leggibili per chi vuole. Così come impressi sul cemento delle terrazze, i fasci di combattimento, che resistono al durbinoso balzar delle stagioni. Vedremo tutto prima di affrontare la risalita. E dirigerci, magari accelerando passi e pensieri, verso la piana di Aeddos. Aeddos, nuraghe polilobato, reggia incantata che sfida il tempo e le tempeste. Lo visiteremo e sulle comode tavolate faremo la pausa comunitaria. Per riprendere ad anello il sentiero del rientro, ritmando i tempi e le nostalgie. Ore 16 al parcheggio, carichi di nuove speranze per il CAI del 2022.
Grazie
Matteo Marteddu
I coordinatori logistici della escursione.
Gennaio 2022