Salinas Goloritze’ Finestra Dei Sogni

29 ottobre 2023: Escursione Sociale Cai Nuoro-Ogliastra

BAUNEI: “Punta Salinas- Cala Goloritzè”

Durata: 8 ore circa, soste comprese, da effettuare in particolare a Punta Salinas,  i cuiles, la cala di Goloritzè.

Grado di difficoltà EE, Escursionisti esperti. (Discesa su pietraia con piano di calpestio non definibile per il tipo di continuo smottamento).

Dislivello complessivo 700 metri.

Lunghezza percorso proposto 11 Km.

Coordinatori logistici: Martina Loi, Michele Arzu, Peppino Columbu, Antonio Contu, Giuseppe Santus, Michele Peddone, Luca Dettori. Matteo Marteddu.

Tel o Whatsapp per conferme: M Marteddu 335234512, A. Contu 3452445440,

  1. Arzu 3284548360, M. Loi 3275951810.

 Inviate, per cortesia, l’adesione entro le ore 12.00 del 27 ottobre. Abbiamo, in linea generale da rispettare a Goloritzè, la regola del “Numero Chiuso”, che il comune di Baunei fa scadere il 5 Novembre. Si paga, in ingresso al sentiero di Porteddu, il ticket di Euro 6.

Ritrovo soci ore 6.40 piazza veneto Nuoro. Ore 8.00 Piazza centrale Baunei presso bivio per il Golgo- Su Porteddu. Cambio orario domenica 29, orologi indietro di un’ora. (Mezzi propri). Abbigliamento adeguato, acqua e rifornimenti in stile escursione impegnativa Cai.

Note tecniche: Dal contatto tra Cai e comune di Baunei abbiamo le notizie sulle modalità del numero chiuso nella cala di Goloritzè e sulla regola del pagamento del ticket d’ingresso. Motivo che ha convinto i direttori alla decisione dello spostamento dell’escursione, dai primi di settembre alla data del 29 Ottobre.

Il percorso battente il calcare, come sappiamo, accresce le difficoltà. Soprattutto i tratti di discesa da Salinas, la punta e il cuile omonimo, non si presentano lineari ed sono oggetto di costanti e stagionali mutamenti. Richiedono attenzione e buon allenamento, da intensificare in questo periodo, pur non segnalando particolari punti di esposizione che ne sconsiglierebbero il passaggio. La fatica è nel nostro DNA.  Affronteremo con serenità e spirito giusto i tornanti di risalita da Goloritzè.

Note descrittive: Dalla piazza centrale di Baunei, tornanti stretti in salita che ci proiettano, con le nostre auto, nella piana del Golgo. Si aprono gli spazi solcati un tempo dalle carrarecce dei contadini e dei caprai. Sino a ridosso della Voragine, segnata col nome della piana, che ci lasciamo sulla sinistra per raggiungere il parcheggio delle auto da dove ha inizio la nostra giornata. Prima parte su sentiero in buone condizioni, e salita sino allo scollinamento del muro di confine. Si apre lo skyline della cala con la sommità della guglia Goloritzè che pare sospesa tra cielo e mare. Noi iniziamo il cammino su piano di calpestio appena abbozzato sulla destra, stando in quota. Compaiono i primi cuiles, addossati alla roccia, edificati con il chiaro obiettivo, da parte dei caprai, di difendersi dalle folate di vento del nord e dal libeccio. Architetture che si ripetono lungo il tragitto. Teniamo il costone, mentre sotto osserviamo Bacu Goloritzè che si dirige rapido verso il mare. Altro cuile. Qualche anno fa ha subìto l’onta del fuoco. Non si è più ripreso! Bosco verso Bacu Linnalbu che tagliamo in verticale. Per incrociare il mito del “Selvaggio Blu” sino al cuile  “Su Runcu e Su Frassu”. Breve pausa. Foto e telefonini. “Selvaggio Blu” arriva da lontano.  Tortuoso, prende forma da Pedra Longa, Us Piggius, Monte Santu e le insenature di Portu Cuau e Portu Pedrosu. Ne ha ancora da fare, da Boladina, che incrociamo, Arcu Su Tasaru, discese in corda, sino a riposarsi esausto nelle placide acque di Sisine. Per noi, davanti, c’è Punta Salinas. Sommità, finestra dei sogni. La guglia ci pare un giochino della “Lego”, là sotto. E le scogliere sino a Gonone e Golfo di Orosei. Risparmiate i rullini delle foto. La discesa ripida da cuile Mancosu. Molta attenzione e paziente attesa sui tornantini di rocce sbriciolate dal tempo. Recuperiamo Bacu Linnalbu e il sentierone verso Goloritzè. C’è quel mare verde -blu che solo questo pezzo di Sardegna offre. Con l’arco simbolo di una terra che da lì si apre al mondo. I tempi ci consiglieranno dove guardarci negli occhi per la pausa pranzo. La risalita a Su Porteddu, scarponi e sudore e forse zaini più leggeri.

Paesaggi e cultura: tutto è paesaggi e cultura. Dalle falesie e guglie di calcare, al verde del lentisco, fillirea, corbezzolo e lecci. Che non è paesaggio muto perché parla e narra con i sentieri scolpiti sulle rocce. Sono indelebili le tracce del carbone che legano ancora, come cordone ombelicale, le piazzole annerite del disfacimento drammatico dei boschi. Fine Ottocento, inizio Novecento qui è stata consumata una sistematica congiura di distruzione ambientale. Reticolo di carrarecce, mulattiere, come fabbrica infinita per caricare dell’oro nero le chiatte e i barconi alla fonda sulle cale d’Ogliastra. Per decenni. Noi ci passiamo sopra con comprensibile silenzio quasi di matrice religiosa. Ancora i cuiles. Architetture delle fatiche individuali e collettive delle genti di Baunei. Sono testimoni per noi di commovente suggestione. Paiono muti ma parlano tanto. Anche per questo il nostro apprezzamento per i ragazzi e ragazze de Su Porteddu che, partendo da lì, cambiando, hanno sfidato il tempo e il futuro.

Gratitudine all’Amministrazione Comunale di Baunei e ad Alessandra Secci per la generosa collaborazione.

Felice giornata.

Dai Collaboratori dell’escursione.

Nuoro Ottobre 2023

NUORO BAUNEI

Articoli Correlati