CUSTODI TERRE ALTE

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Premio nazionale del Club Alpino Italiano “ Custodi delle Terre Alte”, Cai Nuoro e Sindaci di montagna, evento a Punta Lamarmora.

Per il Club Alpino Italiano, sezione di Nuoro insieme al gruppo regionale, è l’evento straordinario dell’anno. Consegna del premio nazionale “Custodi delle terre alte” ai sindaci della montagna, Arzana, Angelo Stocchino, Desulo, Cristian Melis, Fonni, Daniela Falconi, Villagrande, Alessio Seoni. Evento già in calendario per il 20 settembre alle ore 12 sulla vetta di Punta Lamarmora. Il Cai Nuoro, presieduto da Tonino Ladu, tra i tanti partecipanti al bando nazionale, su 400 sezioni e 300 sottosezioni in tutta Italia, con il suo progetto, è stato scelto tra i cinque vincitori dal Comitato Scientifico centrale Cai.  ”Il valore della presenza umana in montagna, scrive Tonino Ladu ai sindaci, come concreto fattore di cura, valorizzazione delle Terre Alte abitate, la cui custodia è affidata alle comunità locali e alle loro istituzioni più vicine”. Il progetto, in risposta al bando nazionale, certifica la nuova alleanza tra la sezione Cai e i custodi della Montagna. Richiamando le terre alte di Sardegna, il massiccio del Gennargentu in particolare, custodito e protetto, nei tempi lunghi della storia,  dallaradicata sensibilità di chi quelle terre vive e ha rivoltatotransumanze e spopolamento, da tragedia antropologica in opportunità di riscatto, come sostiene la proposta vincente. Qui era nata, qualche decennio fa, su proposta del fonnese Peppino Cicalò storico fondatore del CaiNuoro, l’idea simbolo della “Montagna che unisce”, tradotta in progetto nel bando nazionale Cai 2025, “Custodi delle Terre Alte”. Stretto rapporto con i comuni, collaborazione strutturata con l’Agenzia Forestas, creazione del tratto di Sardegna del Sentiero Italia Cai, e il sentiero del Beato Frassati, Santo tra qualche settimana. Con l’occhio attento, in quelle terre, ai valori della storia, delle straordinarie evidenze dei siti archeologici, alle tracce di grande storia italiana, ferme ancora come impronte del passaggio di Lamarmora e Quintino Sella. Il Progetto nuorese, ritenuto ricco di originalità dal Comitato scientifico nazionale Cai, è selezionato tra i cinque che andranno a costituire l’albo delle terre alte, accessibile da apposito portale web e con successive ulteriori pubblicazioni dedicate, nella disponibilità delle reti di informazione e formazione più diffuse. Tema dell’evento, inserito nel bando, previsto sul tetto di Sardegna, 1834 m,  il 20 settembre:” Ambiente e montagna oggi per viverla con le radici della storia”. I partecipanti avranno l’opportunità di muoversi da quattro punti di avvio dell’escursione: Arzana località Ruinas, Desulo- S’Arena, Fonni- Bruncu Spina, Villagrande -Pira Onni. A guidare i gruppi, uomini e donne Cai e amministratori locali. Oltre i sindaci titolari del premio nazionale, previsti dirigenti Cai nazionali e locali, nutrita la presenza delle istituzioni , dalla Regione, a Forestas, al Soccorso Alpino, la Diocesi, le quattro sezioni Cai Sarde. “Sulle pendici scoscese di Predas Crapias, dice Matteo Marteddu di Cai Sardegna, sotto la croce di Don Vinante e sulle tracce di Lamarmora e Quintino Sella, passeranno leggeri i nostri scarponi. No retorica, sudore e fatica si. Il Cai è strumento, protagoniste le comunità e i sindaci. Se c’è il premio nazionale, tra centinaia di proposte, è perché hanno colto l’originalità di questa sinfonia di montagna”.

Matteo Marteddu

Nuoro Settembre 2025

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