Terapia Forestale, Impegno Cai. Otto Esc.. Prospettive E Azioni 2021

  

REPORT CAI SARDEGNA MEETING 20 GENNAIO 2021

Importante giornata ieri 20 Gennaio . Alle ore 16 , promosso dal vice presidente della commissione centrale scientifica, Giovanni Margheritini, meeting su “Terapia forestale, ipotesi progetto nel parco regionale di Gutturu Mannu”. Presenti oltre a Margheritini, per il CAI Sardegna Matteo Marteddu,  Massimiliano Puddu, Nicola Pitzalis, per il Parco, il direttore Carlo Murgia, per il CNR Francesco Meneguzzo. Dall’intervento iniziale di G. Margheritini si delinea l’impegno che il CAI sta profondendo per seguire con grande attenzione la nuova frontiera della Terapia Forestale. All’interno delle foreste si sviluppano elementi, “Terpeni”, per gli essenziali, già testati, che incidono positivamente sul benessere degli individui. Tutti gli individui, come sottolineato dal rappresentante del CNR. Arrivate dall’oriente le onde lunghe della nuova ricerca, vengono accolte e coltivate da rinomati istituti di ricerca nell’occidente e in Europa. Il CAI da una mano all’Italia. Perché Gutturu Mannu? Come descrive in maniera dettagliata il Direttore Murgia, il parco regionale risulta essere oggi la lecceta più estesa del Mediterraneo. 19.750 ettari di bosco all’interno di 30.000 ettari di ZSC. La legge regionale ne ha consacrato l’importanza strategica anche per la sentieristica CAI. Sentieri che si sviluppano all’interno per circa 180 Km, con segnaletica verticale e orizzontale in fase di completamento. Tutta l’area è collegata con le cittadine intorno tra cui Pula, Santadi, Capoterra. Come rimarca Meneguzzo queste peculiarità spingono all’idea di un progetto condiviso, CNR, CAI, con Cai-Sardegna, Parco Gutturu Mannu, finalizzato all’inserimento dell’Isola nel grande filone della nuova ricerca sulle terapie del bosco. Interesse, con richiesta di una scheda dettagliata è stato manifestato dai rappresentanti Cai Sardegna, Massimiliano Puddu e Nicola Pitzalis. Marteddu richiama la convenzione nazionale  Cai-Mibact- Federparchi per studiare da parte della Cabina di regia, l’inserimento dei parchi regionali, ora esclusi, sollecitando l’intervento del Vice presidente Cai A. Montani. La riunione termina con l’impegno di un ulteriore approfondimento del tema, con la relativa documentazione e con l’impegno di Cai Sardegna di seguire con la dovuta attenzione, attraverso un costante monitoraggio e partecipazione al progetto. Viene assunto l’impegno col Direttore Murgia per una eventuale escursione di Cai Sardegna all’interno del Parco. Una volta furi dal tunnel!

20 Gennaio ore 19, meeting OTTO esc.

Coordinata dal responsabile Fabio Pau, si riunisce la Commissione regionale OTTOEsc. Partecipano Matteo Marteddu, Silavana Marras, Alfieri Prina, Salvatore Sotgiu. Prima riunione della nuova commissione. Quindi primo scambio di opinioni e subito, dopo la breve introduzione di Marteddu e Pau, in “medias res”. Si entra cioè subito nel vivo del ruolo della commissione e dei corsi di formazione e di aggiornamento. Fabio Pau riferisce dei colloqui con Marco Lavezzo responsabile CCE e richiama l’attenzione sulla necessità di lavorare per dare a Cai Sardegna le opportunità di una qualificata formazione e aggiornamento dei suoi titolati e qualificati. Alfieri, forte della sua esperienza pluriennale in Cai Nuoro, sostiene l’urgenza della costruzione dal basso dei processi formativi. “Formazione, e videlizzazione al Cai, sostiene Alfieri, debbono andare di pari passo”. Quindi promuovere anche i corsi sezionali E1/2, come luogo di rafforzamento del legame tra il socio e il sodalizio di appartenenza. Un percorso per gradi capace di produrre compiuta formazione e qualità. Anche con le risorse, sottolinea Alfieri, che già in Sardegna operano, tenendo conto che il compito degli AE è soprattutto di natura didattica.. Sulla stessa linea Savatore Sotgiu che sollecita la disponibilità di coloro che hanno nel Cai ruoli di formazione. Silvana Marras, pur condividendo l’intervento di Alfieri, pone in risalto la forte necessità della organizzazione dei corsi AE, posto che questo non solo non entra in contraddizione ma anzi rende più solida l ‘azione   formativa delle singole sezioni. Il responsabile Pau comunica che dagli incontri telefonici con Lavezzo ne ricava la disponibilità di CCE a consentire i corsi sia in Sardegna, con l’utilizzo quindi di risorse disponibili locali, sia in altre aree della penisola, tra le quali la più agibile per i sardi potrebbe configurarsi la Liguria. Marteddu sollecita ad una visione  regionale della formazione CAI, senza per questo derubricare l’insostituibile ruolo delle sezioni, Al termine della importante discussione si concorda su:

  1. Fotografia reale della situazione formativa nelle singolo sezioni e sezioni gemmate Ogliastra, “Eleonora”, Gallura:
  2. Al fine di concretizzare questo iniziale screening, predisporre una richiesta di OTTO Esc, a firma Fabio Pau, da inviare a ai presidenti sezionali, i quali dovranno dare risposte in merito alla effettiva domanda di formazione (E1/2, ASE, AE) con allegatala disponibilità degli AE e ANE a garantire percorsi formativi a livello regionale;
  3. Nuova riunione per una valutazione più concreta del quadro regionale, con la richiesta della possibile partecipazione di Marco Lavezzo.
  4. Il Meeting termina alle ore 20.30.

20 Gennaio 2021

Matteo Marteddu

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