“Non ci scusiamo per il disturbo”. Cai Oristano- Esperienze di Trekking terapia
Esperienza di quelle che scuotono l’anima quella vissuta qualche sera fa nell’incontro tra il Cai Oristano e i giovani del gruppo terapeutico “Andals de amistade di Villacidro. Visone del filmato: “Semus Fortes” e con in mano la raccolta delle testimonianze e degli scritti “ Non ci scusiamo per il disturbo”. L’incontro coordinato dal dirigente di Cai Oristano Gianni Loddo, con la presenza di Alberto Ribotti, presidente del sodalizio oristanese, ed Eleonora Cossu psicoterapeuta della ASL di Oristano, figlia di Ignazio Cossu, anima e organizzatore di trekking per i disabili mentali. Adesione della cooperativa “L ’Arca” di Ghilarza con la vicepresidente Sara Cogotzi. E Sergio Soro che accompagnò i ragazzi in Nepal e in Corsica e nei loro straordinari racconti. Sono anche intervenuti, in rappresentanza del Cai Nuoro, Lidia Sanna e Agnese Filindeu, impegnate in progetti scuola e di accompagnamento solidale. Dai ragazzi il racconto di sofferenze, di solitudine e di disagio, e anche di pregiudizi antichi e di indifferenza. Con l’incontro dell’associazionismo e delle comunità che li accolgono e orientano in maniera positiva la loro vita. Nei loro racconti “Non ci scusiamo per il disturbo”, consapevolezza che dai margini nasce speranza. Come sostengono nelle pagine graffiate di dolore e trasudanti speranza, “non un diario di viaggio” né “il racconto di una esperienza”, ma “un inno alla vita”. Per i ragazzi di Andalas de Amistade Trekking la testimonianza concreta di come sia possibile non solo uscire dall’isolamento a cui la malattia li aveva costretti, ma diventare parte attiva e preziosa della comunità. Le varie fasi della terapia, passo dopo passo, come una escursione, conoscenza di gruppo, vita in una comunità montana, progetto, pianificazione, il trekking con i suoi traguardi, Sardegna, le falesie d’Ogliastra, Corsica, Nepal. “Certo che “non si devono scusare per il disturbo”, dice Gianni Loddo di Cai Oristano e animatore di tante di queste attività di sostegno alle disabilità. Il progetto che impegna noi del Club Alpino ha dimensione nazionale e lo stiamo traducendo, luogo per luogo, nelle diverse realtà della Sardegna. La risposta dagli operatori e dal Cai è straordinaria e ci spinge sempre più avanti”.
Marzo 2025
Matteo Marteddu
