Da venerdì 23 a domenica 25 maggio, ragazze e ragazzi da 18 regioni italiane si sono ritrovati in Sicilia, tra Catania e Acireale, per un weekend di confronto, condivisione e crescita. Gli obiettivi? Fare gruppo, eleggere il nuovo coordinamento nazionale e definire i focus per il prossimo triennio.
Sicilia, terra che accoglie: un inizio all’insegna dell’amicizia e della scoperta
Per conoscersi e rafforzare i legami, i giovani del neonato Gruppo CAI Giovani di Acireale, insieme al referente regionale Christian Di Paola, hanno organizzato un’escursione nel centro della città, coinvolgendo i giovani giunti da tutta Italia.
Il pomeriggio del venerdì ha dimostrato l’interesse della comunità acese verso i giovani, così come la voglia dei giovani di coinvolgere e dare visibilità al proprio territorio e alla comunità che lo vive, coinvolgendo i giovani soci in un tour che ha unito cultura, tradizione e panorami mozzafiato.
Il tour è cominciato con un incontro privato con il gelataio Franco Patanè, che ha parlato della propria terra, mostrando di persona il metodo tradizionale di produzione della granita siciliana, fatta con i limoni IGP, degustata poi da tutti i presenti. L’escursione è proseguita con visite guidate al Duomo, alla Fabbrica di Coriandoli e alle Chiazzette, da cui si è ammirata la bellissima costa orientale della Sicilia.
Si è poi fatta una tappa in Comune, con accoglienza a cura della Giunta e del Presidente del Consiglio, durante la quale c’è stato un momento di condivisione sulle finalità del nuovo Gruppo Giovani di Acireale. Continuando all’interno del palazzo comunale, i giovani hanno potuto ammirare la collezione privata di abiti storici e la mostra “SICILIA – Arte e Cultura”, con pitture e sculture in ferro del Cav. Giuseppe Mario Frezza e del Cav. Pippo Contarino.
Infine, il pomeriggio si è concluso al Museo Opera dei Pupi, dove il pubblico è stato coinvolto in una rappresentazione scenica, regalando un momento di autentica tradizione siciliana.
Weekend di lavori: presente e futuro del CAI Giovani
Ospiti presso la splendida sede del CAI di Catania, che quest’anno festeggia il suo 150°, i giovani hanno dedicato parte della mattina del sabato al confronto sul presente e il futuro del CAI Giovani, con relativo dibattito sulle criticità riscontrate dalla nascita del progetto.
Durante la mattinata il gruppo ha interrotto i propri lavori per recarsi presso Le Ciminiere – sede dell’Assemblea dei Delegati – per vivere in prima persona e condividere il momento di presentazione delle candidature alle cariche elettive.
Nel pomeriggio, i giovani dalle 18 regioni – assenti giustificate Calabria e Valle d’Aosta – divisi in tavoli di lavoro, hanno affrontato le tematiche più calde, riportando le esperienze dei gruppi giovani di tutta Italia, e condividendo soluzioni, idee e proposte per il breve, medio e lungo termine.
La giornata si è conclusa con la restituzione dei lavori di ogni singolo tavolo, in diretta Meet con i giovani interessati all’assemblea, che non avevano potuto raggiungere Catania. I presenti si sono resi disponibili a riportare nelle proprie sezioni e regioni quanto detto, con l’obiettivo di trasformare le idee in azioni concrete.
La serata si è conclusa con una cena indimenticabile, dove i colori, i sapori e gli odori della Sicilia hanno avvolto tutti i partecipanti, che ha visto nella stessa tavolata accenti e dialetti di tutta Italia.
Secondo voi la voglia di fare rete si è fermata a tavola? Assolutamente no! Le discussioni e gli inviti a partecipare agli eventi delle altre regioni sono continuati fino a tarda notte, contribuendo a stringere nuove amicizie e intese preziose.
La domenica: continuare a costruire la rete e condividere progetti
La domenica ha visto i giovani riunirsi in una saletta attigua a quella dell’Assemblea dei Delegati. Il focus della mattinata è stato la creazione dei tavoli di lavoro tematici, sulla base dei confronti del sabato, volti alla creazione di una rete in grado di far crescere il CAI Giovani. Si sono quindi creati diversi tavoli: uno dedicato alla comunicazione verso i soci CAI e verso la comunità, tramite social e web; uno destinato all’organizzazione di eventi (es. camp, raduni); e uno volto a coltivare i rapporti internazionali.
Durante la mattinata c’è stato un momento di incontro con due giovani dell’Eagle Team, Alessandra Prato e Dario Eynard, che hanno condiviso con i presenti le proprie storie e progetti futuri, portando entusiasmo e ispirazione.
I giovani hanno poi avuto l’onore di partecipare in prima persona all’Assemblea dei Delegati, grazie a uno spazio di intervento concesso dal Presidente Montani. I coordinatori nazionali in carica, Laura e Marco, hanno presentato lo storico numerico dei giovani soci, titolati e con cariche all’interno del CAI, dimostrando così le potenzialità del progetto CAI Giovani e della rete finora costruita.
Dopo l’intervento in Assemblea, i giovani si sono riuniti nuovamente per procedere con l’elezione dei nuovi referenti nazionali: la romagnola Laura Nannini è stata confermata come Coordinatrice, e il piemontese Bruno Mussino è stato eletto Vice Coordinatore.
Sono stati tre giorni intensi, segnati dal confronto sincero e dal desiderio di mettere in comune le esperienze di ciascuno, con l’obiettivo di crescere insieme; giorni in cui l’ascolto e la condivisione sono stati protagonisti, perché ognuno ha portato la propria storia, e quella del proprio territorio.
La condivisione delle proprie criticità, e il confronto con gli altri giovani presenti, ha permesso alla rete di rafforzarsi sempre più.
Volontà di cambiamento: un desiderio che spinge tutte e tutti a voler portare il progetto dei CAI Giovani su tutto il territorio, sulle nostre montagne, senza distinzione di tecnica praticata, ma con l’obiettivo comune di vivere appieno le esperienze che solo la montagna sa offrire.
