NUOVA LEGGE SULLA MONTAGNA

Sono passati trent’anni per avere una nuova legge sulla montagna. La terza. La prima nel 1952. Un’era geologica. E il 10 settembre scorso DDL ” Riconoscimento e promozione delle zone montane” . Se ne discute con ottime connessioni di Forestas. Temi di fondo: Tutela ambiente, Forestazione, Cultura, storia, escursionismo, infrastrutture etc.. Superare gli svantaggi strutturali delle terre alte. Sanità e scuola, imprese, sostenere e incentivare lo Smart Working nei comuni monori. Dotazione finanziaria 200 milioni (25/27). Sentieri e rifugi, terre silenti, boschi, cantieeri forestali. Siamo fortemente interessati alla definizione normativa di “Montagna” . Siamo interessati a non disperdere le risorse. Ecco perchè occorre partecipare, istituzioni, associazioni, CAI, anche Cai in Sardegna, alla definizione die decreti attuativi che sono sicuramente già in cantiere. Se si riuscisse a non disperdere le risorse. Finalizzando su concetti di fondo: Rifugi in montagna, Escursionismo. Interazione con la legge regionale 14/2023, Corrias e più, dormiente nei cassetti dell’assessorato al turismo. Forse la legge nazionale avrà il merito di scuoterla. Tenere presente le date: entro centottanta giorni dalla entrata in vigore della legge sono stabiliti i criteri dei percorsi escursionistici e i relativi codici di identificazione, avuto riguardo al grado di difficoltà del singolo percorso con le informazioni necessarie per la loro fruizione e sicurezza anche mediante apposita segnaletica… Individuate anche le responsabilità con richiamo al codice civile. L’Art. 24 ritengo fondamentale per la disciplina delle nuove professioni di montagna. Da sottolineare la valorizzazione dei pascoli e dei boschi montani, i paesaggi, le produzioni, gli ecosistemi, i parchi e le aree protette, il lavoro dei cantieri. C’è tanto su una legge destinata ad incidere anche nel cuore della Sardegna. Proviamo, Istituzioni, ANCI e Cai a frugarci dentro. Matteo Marteddu. Ottobre 2025

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