Dalla piana di Oristano il Club Alpino di Sardegna lancia le idee della Nuova Legge nazionale sulla Montagna .
La nuova legge sulla montagna in vigore da settembre, col voto, dopo trent’anni, del Parlamento, approda in Sardegna passando dalla piana di Oristano. E’ il Club Alpino Italiano che, nella sua assemblea regionale, ne ha discusso sabato scorso, sottolineandone l’importanza, nella sede del sodalizio oristanese nei locali della ex-scuola di Silì.Presenti i delegati sardi del Cai, con il Presidente Pier Francesco Boy, i componenti del direttivo regionale, i presidenti e rappresentanti delle quattro sezioni, mentre la quinta quella dell’Ogliastra,riscalda i motori dopo la sua costituzione e avvierà la propria attività dal prossimo primo gennaio. La nuova legge nazionale sulla montagna, legge quadro organica, arrivata dopo un dibattito trentennale, chiama in causa le Regioni e quindi anche la Sardegna, coinvolgendo e richiedendo il suo ruolo e il suo potere, derivante dalla specialità, di integrazione legislativa. I tempi sono maturi, dicono al Cai, perché stanno per essere emanati, con le relative risorse di 200 milioni, dal governo, i decreti attuativi. Su temi impegnativi per l’Isola comeindividuazione di criteri oggettivi per definire le aree montane, con straordinari interventi e norme su istruzione e sanità adeguate, parchi e aree protette, studi, ricerche e attività scientifiche, monitoraggio dei bacini idrici con manutenzione e valorizzazione di fonti e sorgenti, boschi e infrastrutture pubbliche,tecnologie innovative, sentieristica, attività escursionistica e accessibilità con nuova normativaper la sicurezza e le responsabilità civili. La legge individua nuove professioni di montagna chiamando alla correlazione l’iniziativa delle Regioni. CaiSardegna manifesta, da subito, come deciso nella assemblea di Silì, la sua disponibilità ad essere protagonista. All’interno dei suoi programmi che, come sostenuto da Boy e dal dibattito successivo, si svilupperà nei prossimi mesi. Per rafforzare, attraverso corsi formativi l’accordo e la convenzione con l’Agenzia Forestas, finalizzati a raccordare la Rete escursionistica Sarda con quella nazionale, verifica sulla segnaletica a standard Cai, attività sul campo di tutela dell’ambiente montano, iniziative didattiche nelle scuole, percorsi inclusivi delle disabilità, Montagna terapia, speleologia, torrentismo e ciclo escursionismo. Occhio di riguardo per le attività di aggiornamento tecnico dei titolati e per i gruppi giovanili che stanno prendendo piede in tutte le sezioni dell’Isola. “Stiamo contribuendo attivamente, con proposte concrete, dice Matteo Marteddu del direttivo regionale, presente alla riunione di Sili’, alla costruzione di nuove regole nazionali per il Cai, accrescendone il profilo, dopo 160 anni dalla sua costituzione, di modernità, di innovazione tecnologica e di legame stretto, pur mantenendo l’ispirazione nazionale originaria, con le realtà regionali e territoriali”.
16 Novembre 2025
