Montagna Unisce … Le Genti.

 

Dalla vetta di Punta Lamarmora, “Montagna che Unisce”, impegno di Comuni e CAI per il progetto della  rete escursionistica sulle cime di Sardegna.

 

249 anni in tre. Zigheddu da Aritzo, Antonio da Orune, Gesuino da Villagrande, sotto la croce della vetta di Sardegna. Sole e leggera brezza nella domenica di metà maggio. Il CAI per  “La Montagna che unisce” raccoglie 130 escursionisti da tutto il nuorese, Marghine e Baronie, Sassari, Cagliari e Oristano. Presenti le comunità Ogliastrine con gli amministratori locali di Arzana, Villagrande, Ilbono, Talana e il presidente di ai Ogliastra Giacinto Staffa. Dai quattro punti di partenza per ritrovarsi alle 12 nel valico di Arcu Gennargentu. Camminano sui costoni di Fonni, sul tracciato del “Beato Frassati” dai piedi di Bruncuspina e Monte Spada, con in testa l’ideatore della manifestazione, Peppino Cicalò, Il sindaco del paese Daniela Falconi, Il Presidenti di Cai Nuoro e Sardegna, Tonino Ladu e Matteo Marteddu. Guidati dai soci Cai arrivano dal rifugio di S’Arena, versante Desulo, dopo aver sfiorato il cumulo di pietre a testimoniare la presenza del vecchio rifugio Lamarmora. Dura e impervia la risalita dal canalone di Bacu Seardu, Villagrande e il gruppo che ha scelto l’ascesa dalle parti del villaggio nuragico Ruinas, con lo sguardo rivolto alla guglia solitaria di “Perda Liana”. Insieme la pietraia di “Perdas Crapias” per occupare gli spazi che diventavano angusti attorno alla grande Croce della Cima con i 1840 metri di altitudine. Ventesima manifestazione ricordata da Peppino Cicalò nella chiara determinazione del Club Alpino e delle genti delle comunità di montagna di ricercare momenti unificanti per non disperdere la storia di valori che sono scritti sui graniti e sui tratturi del sentiero chiamato “Stellare”. Impegno sottolineato da Giacinto Staffa, Tonino Ladu, Matteo Marteddu e a nome degli amministratori presenti, da Daniela Falconi. Dalla sindaca di Fonni l’idea e la volontà di una rete comune che leghi i paesi di montagna, che dia sostanza e concretezza alla cultura della valorizzazione ambientale da fissare in una legge specifica sollecitata alla Regione, con lo stretto raccordo e coinvolgimento delle comunità locali. Il percorso è avviato, su una visione innovativa, ha sostenuto ai piedi della Croce, la Sindaca, nessuno lo potrà interrompere e ha chiesto la collaborazione per i progetti in fase di studio della rete sentieristica sulla montagna. Dai dirigenti CAI immediata la disponibilità alla collaborazione secondo gli indirizzi della più attuale legislazione e normativa sulla Rete Escursionistica Sarda. Con le brezze di primavera su Punta Lamarmora, di fronte ai 130 escursionisti, si sono smosse volontà e concreti obiettivi per la montagna sarda.

Maggio 22

Matteo Marteddu

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