Club Alpino Italiano raggruppamento Sardegna
No alle scorie Nucleari nell’Isola
Percorriamo la Sardegna sui sentieri, da nord, a sud, al centro. Montagne e colline. Innumerevoli sentieri sono marchiati dal segno indelebile del carbone. Piazzole annerite, dal Supramonte d’Ogliastra, di Barbagia e dalla Gallura fissano ancora il timbro di certificazione della barbarie devastante i 400 mila ettari di foreste tra ottocento e novecento. Imprese spregiudicate del continente, complici i governi del regno, hanno raso al suolo ambiente, popoli e capacità economiche dell’Isola. Quintino Sella fondatore del Cai, nel suo viaggio in Sardegna, per la commissione di inchiesta parlamentare,1869, certifica il degrado di un’isola spolpata: “La popolazione sarda non e’ bella, ma simpatica, sana e robusta. Ha forza di resistenza. Vive in condizioni difficilissime; una profonda selezione ne e’ quindi la conseguenza. Malaria, povertà, distruzione delle risorse boschive recidono e stroncano di buon ora le attività’ e gli individui meno favoriti. Il resto e’ agguerrito e procede impavido nel suo cammino”. Il nostro No alle scorie, al progetto barbarico dei depositi radioattivi in 14 aree e 22 comuni di Sardegna, ha radici in quei sentieri, dove i nostri scarponi affondano ancora sul nero carbone che mai si smaltirà. Il nostro No insieme ai sardi e ai sindaci tutti.
Cai Sardegna
Matteo Marteddu
Presidente Regionale.