Bitti ritesse il filo dei “sentieri” della speranza. Accordo CAI- “Su Golostiu” per escursioni tra Crastazza e Tepilora.
Bitti si riappropria della sua storia. Anche mettendo insieme la trama dei suoi sentieri. Si spala ancora il fango in via Cavallotti e nelle strade invase del centro, mentre l’associazione escursionistica “Su Golostiu”, presieduta da Franco Doneddu, stringe un patto d’azione col Club Alpino Italiano. Il Cai Regionale col Presidente Matteo Marteddu, d’intesa con le sezioni di Cagliari Presidente Patrizio Floris, di Nuoro Anna Maria Piroddi, di Sassari Maria Giovanna Cugia, ha insieme all’associazione Bittese, messo in cantiere una giornata-manifestazione all’interno dei boschi del compendio unico di Crastazza e Tepilora. Parteciperà’ la Federazione escursionisti Italiani col Presidente Regionale, il Lulese Arcangelo Puddori. “Su Golostiu”, forte di circa ottanta tesserati, vive nel cuore della tragedia di Bitti. Fondato nel 1997 da Peppe Farina, grande atleta promotore nel paese di iniziative sportive e scomparso tragicamente qualche anno più’ tardi. La manifestazione, già’ concordata per la prima stagione dell’anno, si svolgerà nello stile dell’escursionismo Cai – Su Golostiu. Saranno i luoghi e i sentieri del complesso Crastazza e Tepilora a ridare fiato, lungo il cammino, alla nuova vita che gli escursionisti provenienti dall’Intera Sardegna, intendono mettere nelle mani e nella volontà’ della comunita’ di Bitti. Il compendio forestale, posto alla base del parco Regionale Tepilora, ha un piano altimetrico notevole, dai 68 metri s.l.m del rio Posada, ai 979 di Nodu ‘e Preda Orteddu.Il territorio di Crastazza ha una superficie di oltre duemila ettari, con interventi strutturali di rimboschimento e viabilità’ rurale, invasi, fasce parafuoco e fabbricati per servizi. Ricca la vegetazione di leccio, corbezzolo, fillirea, erica e ginepro. Così come l’area di Tepilora, che dalla punta omonima domina la valle del Posada, con vista sul Castello e sul mare. Con l’iniziativa, Cai- Su Golostiu, Bitti riannoda il nastro delle sue iniziative ambientali di questi decenni. Amministratori e popolo che guardava lontano. Era il 20 Ottobre 2005 quando il Consiglio Comunale, in forma solenne, stipulò’ il Protocollo d’Intasa tra il suo Sindaco, Regione e Provincia. Atto iniziale storico, costitutivo del Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora. Obiettivo, e’ scritto nero su bianco, tutela delle risorse naturali, sviluppo sostenibile, ambiente ed economia sullo stesso binario, non su fronti contrapposti. Dentro il progetto di circa cinquemila ettari, le foreste demaniali di Sos Littos e Crastazza. “ Anche da qui, dice Matteo Marteddu, neo presidente di Cai Sardegna, Bitti intende ripartire, in un filo di collegamento diretto con Piazza Asproni. Quei sentieri, lastricati di storie antiche di pastori e carbonai, oggi di lacrime e di angosce, noi le percorreremo insieme. Saranno, conclude il Presidente di Cai Sardegna, ore di fatica e sudore, di zaino e scarponi, e si stringerà da ogni parte dell’Isola un patto di solidarietà concreta. Bitti può’ ricostruire speranze, guardare oltre, anche dai picchi di granito dominanti le sue vallate”.
Matteo Marteddu