entinaia di edifici pubblici, situati all’interno di aree protette e terreni demaniali, sono stati ristrutturati negli ultimi anni in Sicilia grazie a fondi europei destinati allo sviluppo delle zone interne. Tuttavia, molte di queste strutture restano chiuse e inutilizzate, nonostante siano di proprietà pubblica, come quelle gestite dal Dipartimento Sviluppo Rurale della Regione Siciliana, dagli Enti Parco e dai Comuni.
Il CAI Sicilia lancia un appello affinché questi edifici siano resi stabilmente accessibili agli appassionati di montagna. Inoltre, chiede che una parte delle strutture venga affidata in concessione a cooperative, associazioni e privati per garantirne una reale e pubblica fruizione. Troppe porte, infatti, rimangono sbarrate sulle montagne siciliane, privando i visitatori di luoghi di accoglienza essenziali.
Per sensibilizzare su questo tema, domenica 12 gennaio i soci del Club Alpino Italiano organizzeranno sit-in in cinque luoghi simbolo delle aree interne siciliane. I presidi si terranno presso:
- Etna: Casermetta Monte Spagnolo e Case Nave;
- Nebrodi: Case Cartolari Liperni;
- Iblei: Case Giarranauti;https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/rifugi-aperti-e-gestiti-in-sicilia-contro-l%E2%80%99abbandono-delle-terre-alte/
- Madonie: Piano dei Cervi;
- Sicani: Monte Carcaci