Cosa significa “Alpinismo Giovanile”
Ogni Sezione CAI ormai possiede un proprio “settore giovanile”. Il termine “alpinismo giovanile”, ancora usato per indicare il settore, è stato ereditato da un tempo lontano quando qualunque cosa si facesse in montagna era definita con una sola parola “alpinismo”, ma oggi il fine principale è quello di far scoprire ai giovani il mondo della montagna, e soprattutto, con gradualità e divertimento, insegnare a frequentarlo con soddisfazione e con la sicurezza che nasce dall’esperienza. Quindi il “settore giovanile” è soprattutto escursionismo, sia in Appennino che sulle Alpi, con uscite di ogni tipo e ad ogni livello di impegno. E’ imparare a camminare guardandosi attorno, alla scoperta della natura e dell’ambiente umano. E’ imparare a godere insieme agli altri di una bella giornata in montagna, ma è anche orientamento, alimentazione, attrezzatura, organizzazione. E, soprattutto per i più piccoli, giochi e divertimento. E’ in estrema sintesi imparare ad andare in montagna ed a farlo con la necessaria preparazione per impedire che una bella esperienza si trasformi in qualcosa di pericoloso.
A questo punto, e solo a questo punto, limitatamente ai ragazzi che ne fanno esplicita richiesta e con l’assenso dei genitori, si può affrontare anche il tema dell’arrampicata, ovviamente ai livelli più semplici, l’uso dei materiali e delle tecniche, sia su roccia, sia su neve. Allo stesso odo sono previste, sempre e solo per chi lo desidera, esperienze di speleologia.
In poche parole, tutto ciò che “fa” montagna.
componenti:
Commissione Interregionale TER – Emilia Romagna e Toscana
Presidente Fabiana Cervi
Vice Presidente Andrea Milani
Segretario Pier Paolo Monferdini
Componenti: Barbara Bottoni, Daniele Dallari, Matteo Girotti, Aldo Scorsoglio e Luca Vigni
Referente Emilia Romagna: Fabiana Cervi
Referente Toscana: Andrea Milani
Indirizzo email: cterag.cai@gmail.com
La Commissione Tosco-Emiliano-Romagnola di Alpinismo Giovanile è formata da sette membri e nell’ambito della propria competenza territoriale e di concerto con la Commissione Centrale, persegue i seguenti scopi:
a) diffondere tra i giovani la conoscenza della montagna ed avviarli alla pratica dell’alpinismo;
b) indirizzare e coordinare le iniziative delle Scuole, Commissioni o Gruppi giovanili sezionali o intersezionali, dei singoli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile;
c) promuovere manifestazioni a carattere regionale o interregionale;
d) fornire, compatibilmente con i mezzi e gli uomini a disposizione, gli aiuti e la collaborazione necessari per incentivare e sostenere le attività giovanili periferiche;
e) promuovere lo studio e la ricerca nelle materie riguardanti il proprio settore disciplinare;
f) organizzare Corsi per la formazione e l’aggiornamento di Accompagnatori Regionali di Alpinismo Giovanile;
g) verificare con cadenza annuale l’attività di Alpinismo Giovanile e l’aggiornamento degli Accompagnatori Regionali.
Il Corpo Accompagnatori di Alpinismo Giovanile Tosco Emiliano Romagnolo è costituito da
14 Accompagnatori Nazionali di Alpinismo Giovanile
55 Accompagnatori Regionali di Alpinismo Giovanile