TUTELA AMBIENTE MONTANO (TAM)

La Commissione Centrale per la Tutela dell’Ambiente Montano venne costituita quale organo del Cai nel 1984 ed è impegnata per la tutela dell’ambiente montano e per sviluppare un’adeguata cultura della montagna. La CCTAM è stata l’evoluzione dalla precedente Commissione protezione della natura Alpina (CCPNA) con la quale, nel 1968, il CAI iniziò a rivolgersi ai soci con la richiesta di “collaborare attivamente a tutte le opere intese a conservare ed a difendere la natura alpina, essere i primi a propagandare, dandone l’esempio, il rispetto delle bellezze del paesaggio, l’amore per la flora e la fauna, il profondo senso di soggezione di fronte a tutti gli aspetti della montagna; solo così sarà completo il godimento di un’ascensione o di una escursione.” La CCTAM tra i suoi compiti promuove e diffonde la conoscenza dei valori dell’ambiente, delle criticità e della necessità della sua tutela, avvalendosi di adeguate conoscenze e studi per un modello di gestione ambientale sostenibile e compatibile; promuove azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione in materia di educazione alla sostenibilità; propone al Consiglio Centrale iniziative di salvaguardia dell’ambiente naturale e culturale montano, con particolare riguardo ad azioni di tutela preventiva; denuncia alla Presidenza Generale del Cai e alla Segreteria Ambiente ogni manomissione dell’ambiente naturale montano, suggerendo iniziative adeguate; promuove la costituzione di analoghe Commissioni Regionali e Interregionali, favorendo la formazione tecnica e l’informazione dei quadri tecnici delle Commissioni stesse, per assicurare uniformità di intenti e di indirizzo.

Nel Bidecalogo sono raccolte le linee di indirizzo e di autoregolamentazione del Club Alpino Italiano in materia di ambiente e tutela del paesaggio Il Club Alpino Italiano (CAI). Fin dalla sua fondazione nel 1863, si è proposto il compito di diffondere la conoscenza e l’interesse per i territori montani (Alpi, Prealpi, Appennini e catene montuose delle Isole), riconoscendo la loro importanza sia per i valori scientifici custoditi nei suoi molteplici ambienti naturali, sia per i valori culturali e storici espressi dal suo paesaggio e dalle testimonianze antropiche connesse. Il Nuovo Bidecalogo nella sua stesura finale, approvata dall’Assemblea dei Delegati di Torino del 2013, è l’ultimo in ordine di tempo delle nostre carte ambientaliste (preceduto nel 1981 dal Bidecalogo, nel 1990 dalla Charta di Verona, nel 1995 dalle Tavole di Courmayeur). Il documento stabilisce non solo le linee di indirizzo, ma altresì norme di autoregolamentazione per tutte le attività che, svolgendosi a contatto con l’ambiente montano, qualora effettuate in modo non virtuoso e responsabile, esercitano in misura minore o maggiore un impatto negativo che contribuisce al suo degrado.

Referente dell’attività: Paolo Giacchini

RETE NATURA 2000

Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici (versione codificata) – DIRETTIVA UCCELLI.

Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche – DIRETTIVA HABITAT.

RETE NATURA 2000 NELLE MARCHE
image - CAI Sezione di Pesaro

NORMATIVA:
– LEGGE 6 dicembre 1991, n. 394: Legge quadro sulle aree protette.
– LEGGE 11 febbraio 1992, n. 157: Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
– LEGGE REGIONALE 23 febbraio 2005, n. 6: Legge forestale regionale.



VALUTAZIONE DI INCIDENZA:
DGR n. 1661 del 30 dicembre 2020. Nuove Linee guida regionali per la Valutazione di incidenza. Revoca della DGR n. 220/2010, modificata dalla DGR n. 23/2015, come rettificata dalla DGR n. 57/2015. (link)(link)

OPERATORI TAM ATTIVI NELLA SEZIONE

Operatore Nazionale TAM: Miranda Bacchiani (ONTAM)
Operatore Regionale TAM: Paolo Giacchini (ORTAM)