Domenica 28 aprile 2024 – Antece e Grotta di Fra’ Gentile

Locandina escursione

Il percorso prende il via dall’Osservatorio Astronomico Aresta, situato a circa 8 km dal comune di Petina, nel cuore della catena montuosa degli Alburni.
Ci si incamminerà subito verso lievi salite e dolci declivi lungo un percorso che ci condurrà, nel tempo di un paio d’ore di cammino, verso l’Antece. In alcuni tratti il sentiero potrebbe presentarsi fangoso, ma comodo e senza tratti esposti. Dopo una lieve salita, agevolata da comodi gradoni in legno e terra battuta, si raggiungerà l’Antece, situato nel comune di Sant’Angelo a Fasanella (Sa).
Quest’antica scultura rupestre si erge a 1125 m s.l.m. e rappresenta un guerriero scolpito nella roccia; il nome, in gergo locale, significa “antico e immobile”.
Per il suo valore artistico e per la sua storia mista a leggenda, l’UNESCO ha inserito l’Antece nella lista del Patrimonio dell’Umanità.
Intorno alla scultura si presume sorgesse un sistema di mura poligonali con la funzione di proteggere dalle invasioni gli insediamenti che si trovavano all’interno; Costa Palomba, infatti, è stata sempre considerata un’ottima postazione grazie all’ampia visuale che offriva e che offre tutt’oggi, ed è stata, per questo, sempre occupata, come dimostrano i numerosi ritrovamenti di materiale (sono state rinvenute punte anche di frecce risalenti all’uomo di Neanderthal, 40 mila anni fa).
A circa 10 mt. dal guerriero è stata rinvenuta una vasca ellittica che gli storici ritengono essere stata un’antica vasca sacrificale, utilizzata da popolazioni che ritenevano Costa Palomba un luogo sacro.
Questi sono tutti elementi e caratteristiche risalenti al IV sec, a.C., epoca in cui questa zona era sede di un castrum popolato dai Lucani, per cui si presume che l’Antece sia la rappresentazione di un Dio o un di eroe venerato dai Lucani.
Successivamente alla visita dell’Antece si riprenderà il cammino verso la chiesa della Madonna delle Grazie dove faremo un breve ristoro, per poi ripartire alla volta della grotta di Frà Gentile.
Qui il percorso si farà più impegnativo; si raggiungerà la cavità dopo una discesa piuttosto ripida, a tratti anche scivolosa. Una volta raggiunto l’ingresso della grotta, lo scenario che si apre all’occhio umano è molto spettacolare.
La grotta prende il nome da un leggendario brigante che vi si rifugiò e rappresenta un inghiottitoio fossile che si apre con un ingresso costituito da un maestoso meandro, alto mediamente una trentina di metri ed illuminato parzialmente da due pozzi posti circa 60 m più in alto. Della grotta, molto lunga e profonda, potremo visitare solo l’ingresso ed affacciarci per intravvederne la parte iniziale.
Il percorso proseguirà poi alla volta di una vasta area pic-nic, dove potrà essere consumato il pranzo al sacco. Quasi tutto il percorso si snoda in una faggeta, solo per un paio di brevissimi tratti su asfalto.
Il percorso presenta qualche difficoltà tecnica.
Alla partenza e lungo il percorso non sono presenti fontane e sorgenti.

Direttori d’escursione
Luciano Scavone (tel. 3473660023) – Marina Gerardi (tel. 3487065251)
Iscrizione
I responsabili saranno in sede dalle ore 19.30 alle 21.30 di venerdì 26 Aprile per fornire ogni ulteriore chiarimento e prendere le adesioni. I non soci all’atto dell’iscrizione, che potrà avvenire esclusivamente in sede, dovranno compilare e consegnare agli accompagnatori il Modulo di Consenso al trattamento dei propri dati ai sensi dell’art. 23 del Dlgs 196/2003; Il modulo e la relativa informativa sono scaricabili dal sito della Sezione al link: http://archicai.local/sezione/potenza
Quota di partecipazione
Soci CAI: € 3,00 – Non soci: € 10,00. Per i non soci la quota comprende l’assicurazione.
La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.
Appuntamento e partenza
Appuntamento ore 7:10 nel parcheggio “Gaetano Michetti” antistante la sede della Regione Basilicata. Partenza ore 7:20.
Come raggiungere la località di partenza dell’escursione
Partendo da Potenza imboccare il raccordo autostradale Potenza–Sicignano (RA 5) in direzione Salerno e uscire a Sicignano per immettersi sull’autostrada del Mediterraneo (A 2) in direzione Reggio Calabria. Uscire allo svincolo di Petina e raggiungere il paesino, da cui si sale verso l’Osservatorio Astronomico Aresta. Il percorso da Potenza a Petina è di circa 80 km.

Caratteristiche tecniche dell’escursione
Lunghezza ca. 11 km
Ascesa totale ca. 600 m
Tempo percorrenza ca. 6,00 h (escluse le soste)
Difficoltà EE
Coordinate UTM
Inizio/fine: 33 T 0532488 N 4483352 E
Antece: 33 T 0531301 N 4481228 E

Equipaggiamento necessario
I partecipanti dovranno calzare scarpe ALTE da trekking.
Si raccomanda di portare nello zaino: maglione o pile, giacca a vento, mantella antipioggia, almeno una borraccia di acqua da un litro, il telefonino, un leggero pranzo a sacco.
Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.
I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari.
Si ricorda che è facoltà dei direttori d’escursione modificare il percorso anche durante l’escursione.
In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata.
Note
Per tutto quanto non specificamente indicato nel presente programma si fa riferimento al Regolamento delle Escursioni della Sezione CAI di Potenza che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.
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