La Valsavarenche
La Valsavarenche è una delle numerose valli della regione Val D’Aosta. Essa prende il nome dal torrente Savara, che l’ha formata e che si snoda in direzione Nord/Sud. I versanti delle alte montagne che la circondano sono stati modellati dall’azione incessante dei ghiacciai che, fino alla metà del XIX secolo, la ricoprivano in gran parte avendo essi raggiunto a quell’epoca la massima estensione dei tempi moderni. Oggi, purtroppo, assistiamo alla loro rapida ritirata e, dove in tempi recenti c’era il ghiaccio, ci sono morene e sfasciumi di pietre. La Valsavarenche era una valle di montanari e i sedici piccoli abitati, oggi in gran parte abbandonati o trasformati in residenze per vacanze, stanno a testimoniarlo. Lo sviluppo della valle si ebbe quando il re Vittorio Emanuele II
la elesse propria riserva di caccia. I residenti furono chiamati a trasformare ed ampliare i sentieri della valle per dar modo al re di raggiungere i luoghi di caccia nel modo più comodo possibile. Ancora oggi sono presenti diversi casotti di caccia che servivano da punto d’appoggio al re e al suo seguito. Oggi questi percorsi tornano utili agli escursionisti e presentano la caratteristica di essere larghi e facili all’inizio e di mutare in sentieri d’alta montagna proseguendo in quota. Anche l’albergo dove soggiorneremo, A L’Hostellerie Du Paradis, è stato ricavato restaurando un antico e piccolo nucleo abitato in pietra, Eau Rousses. L’abitato prende il nome da una sorgente d’acqua ferrosa nelle immediate vicinanze. Nella valle le attrazioni sono principalmente naturalistiche. È facile avvistare camosci, stambecchi, caprioli, marmotte, scoiattoli, volpi e, nel cielo la maestosità dell’Aquila reale e del Gipeto. C’è un giardino botanico, Paradisia, e un’oasi naturalistico/didattica dove ammirare e vivere tutte le particolarità ambientali e naturalistiche della valle. Questa valle ospita le due montagne più alte situate interamente in territorio italiano: il Gran Paradiso, 4061m e il Grivola, 3969m. Non troveremo centri commerciali, negozi alla moda o attrazioni mondane; esse restano ad una quindicina di km nei centri della valle principale.
Direttori d’escursione
Enzo Guardascione (tel. 3493592808) Mario Riccardi (tel. 335446291) Franca Di Trana (tel 3201890881)
Iscrizione
A motivo della necessità di prenotare l’albergo per tempo e della complessità organizzativa sono già state prese le preiscrizioni.
ATTENZIONE: come da regolamento sezionale le quote d’anticipo versate non saranno restituite a coloro che dovessero ritirare in seguito la partecipazione. Questo perché la sezione è chiamata a versare anticipi all’hotel ospitante e alla società di trasporto. Leggete con attenzione tutta la scheda e in particolare le note finali; esse si riferiscono alle particolarità della settimana.
Quota di partecipazione
Soci CAI: € 770,00 La quota comprende: viaggio in pullman AR, soggiorno in hotel “Hostellerie Du Paradis” in Valsavarenche, Val D’Aosta per 7 notti con trattamento in mezza pensione e pranzo a sacco per le escursioni. Eventuali extra saranno a carico degli usufruenti.
IMPORTANTE:
I partecipanti dovranno dare conferma di partecipazione entro il 10 giugno comunicandola sull’apposita chat whatsapp “Settimana alpina Valsavarenche” e versare l’anticipo di euro 200,00 entro il 15 giugno tramite bonifico su IBAN IT48Y0306909606100000189967 intestato a: Club Alpino Italiano Sezione di Potenza specificando nella causale “nome/cognome – partecipazione settimana alpina” inviando copia del bonifico a Enzo Guardascione al numero di tel. sopra indicato.
Appuntamento e partenza
Appuntamento ore 23.30 del 15 luglio 2023 nel parcheggio Michetti, fronte Regione Basilicata. Partenza ore 00.00 del 16 luglio 2023. Si prevede l’arrivo a destinazione nel pomeriggio. Il ritorno è previsto il 23 luglio con partenza alle ore 8.00 e arrivo a Potenza in tarda serata.
Caratteristiche tecniche delle escursioni
1° giorno, lunedì:
Orvieilles-Lacs De Djouan
Partenza da Eau Rousses, quota 1637m (direttamente dall’hotel). Dopo un’ora e mezza di cammino si raggiunge Orvieilles, a quota 2167. Un’altra ora di cammino per raggiungere il lago Djuan, quota 2516. Il ritorno sulla stessa via dell’andata.
Nota: volendo dal lago Djuan si può proseguire, in breve cammino, verso il Lac Noir, quota 2670 e ancora verso Col Entrelor, quota 3008.
Distanza AR: 12,5 km
Dislivello: 850 m
Classificazione: EE
Coordinate UTM
Inizio/fine: 33 T 360145 5047526
Lac Djuan: 33 T 357843 5046492
Sentieri: 8C- AV2/ 8-8C-AV2
Alla partenza e lungo il tragitto sono presenti fontane e sorgenti.
2° giorno, martedì:
Levionaz
Partenza dall’hotel. Si sale inizialmente nel bosco su una mulattiera con numerosi tornanti; dopo circa 2.30 h di cammino si giunge ad un Casotto del PN a Levionaz inferiore a quota 2289m. Si prosegue fino ad un incrocio di sentieri a quota 2570m. Si prosegue sulla destra, verso Levionaz superiore e poi verso un laghetto a quota 2855 nei pressi del ghiacciaio Du Grand Neyron. Questo tratto è selvaggio e spettacolare e spesso si incontrano stambecchi e camosci. Ritorno sulla stessa via dell’andata.
Distanza AR: 14 km
Dislivello: 1200 m
Classificazione: EE
Coordinate UTM
Inizio/fine 33T 360145 5047526
Casotto PN 33T 361914 5048741
Incrocio 2570 33T 363273 5048081
Laghetto Du Neyron 33T 364471 5046193
Sentieri: 10B-AV2/ 10-10B-10A
Alla partenza e lungo il tragitto sono presenti fontane e sorgenti
3° giorno, mercoledì:
Les Meyes
partenza da Pont presso il vecchio Albergo Genzianella a quota 1950m. Si percorre una vecchia strada in disuso con passaggio in un tunnel di circa 400m (portare lampada frontale o torcia) fino alle Meyes Desot quota 2276. Si prosegue per sentiero fino alle Meyes De Meite quota 2338, dove si potranno ammirare suggestive stalle in pietra e ancora verso le Meyes Dejton quota 2512. Da qui, in breve cammino si raggiunge un laghetto a quota 2576m. Da qui si prosegue per Col Manteau, quota 2790 e, in breve a Mont Chandelly, quota 2810. Ritorno inizialmente sul tragitto d’andata poi, all’altezza delle Meyes Desot, sul sentiero 6-6A verso Ponte Du Grand Clapey,
quota 1726m
distanza AR: km 11
dislivello: 900 m
classificazione: EE
coordinate UTM
inizio 33T 359633 5043215
Meyes Desot 33T 359762 5045257
Laghetto 33T 3587385045032
Mont Chandelly 33T 358919 5045601
Ponte Grand Clapey (P) 33T 360386 5046462
Sentieri: andata 4/ 6-6A/ 6-9
Ritorno 6-9/6-6A
4° giorno, giovedì:
Courmayeur
Visita libera alla cittadina ai piedi del Monte Bianco
Eau Rousses-Courmayeur, viaggio in pullman AR km 88
5° giorno, venerdì:
Plan Borgno-Nivolet-Lago Rosset
Partenza da Pont, quota 1956m, dietro l’hotel Gran Paradiso. Si procede per circa un’ora fino alla Croix De La Roley, quota 2302. A dieci minuti dalla croce si gira a destra, verso il Plan Borgno. Questo è un luogo poco frequentato ma con concrete possibilità di avvistare camosci e stambecchi. In breve, si giunge ad un casotto del PN, quota 2652, dove si potrà sostare brevemente. Di qui si prosegue in un percorso diritto e con scarse pendenze verso il rifugio Savoia, quota 2532, ai Piani del Nivolet dove incontreremo numerosi laghi, residuo di ghiacciai estinti. Dal rifugio ci si incammina verso il lago Rosset, quota 2705. Da qui si torna indietro in un percorso ad anello parallelo a quello dell’andata e che attraversa un luogo solcato da un torrente serpentino. Giunti nuovamente alla Croix de La Roley si scende al punto di partenza.
Distanza: 18 km
Dislivello: 750m
Classificazione: E
Coordinate UTM
Pont 32T 359496 5042792
Rif Savoia 32T 354918 5038605
Lago Rosset 32T 354422 5039463
Sentieri: andata 3-3A/ 3A-9/ 9/ 3B-3C
Ritorno 3
Alla partenza e lungo il tragitto sono presenti fontane e sorgenti
6° giorno, sabato:
Anello dei due rifugi: Chabod – Vittorio Emanuele
Partenza da Previou Desot, quota 1830, a circa tre km dall’hotel. Come di consueto si parte nel bosco, con un largo sentiero che sale a tornanti. In breve, si supera il limite degli alberi e in un percorso costantemente zigzagante si giunge al rifugio Federico Chabod, quota 2705. Da qui si gode un magnifico spettacolo sul Gran Paradiso e sul suo ghiacciaio, purtroppo sempre più in sofferenza. Dallo Chabod si attraversano i resti di antiche morene in un percorso in saliscendi tra massi fino al Rifugio Vittorio Emanuele, quota 2719. Da qui si intraprende la discesa, ripida e zigzagante, fino al rifugio Tetras Lyre, quota 1996. Da qui fino a Pont, punto d’arrivo dell’escursione e dove ci attenderà l’autobus.
Distanza: 13 km
Dislivello: 1000 m
Classificazione: EE
Coordinate UTM
Inizio 32T 360484 5045005
Rif Chabod 32T 362510 5044479
Rif V. Emanuele 32T 361717 5041424
Rif. Tetras Lyre 32T 359879 5041806
Sentieri: 5-5A-10A/5-10A/ 1A-1
Possibilità di rifornirsi d’acqua, a pagamento, nei rifugi; fontane presenti all’arrivo a Pont.
NOTE:
La Valsavarenche era riserva di caccia dei Savoia. Fino ad una certa altezza i sentieri sono comodi e larghi, in quanto il re raggiungeva i luoghi di caccia in carrozza o a cavallo. Più in alto divengono percorsi d’alta montagna, con pendenze elevate e percorsi su pietre moreniche, a lungo sotto il sole. Tener presente che le escursioni saranno sempre oltre i 2000m, a volte vicine ai 3000m, per cui alla fatica delle pendenze e del substrato si aggiunge quello delle quote elevate.
L’hotel offre la possibilità di pranzo a sacco costituito da insalate alla valdostana in alternativa ai classici panini. È però necessario che ogni escursionista si doti di un contenitore ermetico personale.
La Valsavaranche è area protetta da oltre un secolo; gli animali sono più numerosi e più confidenti che altrove ed è facile avvistare camosci, stambecchi, marmotte, scoiattoli, aquile reali, gipeti. Consigliamo di portare con se un binocolo. In valle non ci sono attrazioni mondane, esse restano nei centri della valle principale, a circa
15 km di distanza. La valle è servita da mezzi pubblici. La preparazione delle escursioni, il calcolo delle distanze, dei dislivelli e le informazioni date per ogni percorso sono state dedotte da carte topografiche e da informazioni ricevute dall’albergatrice. Le misure prese e indicate nelle schede potrebbero presentare variazioni
nelle distanze e nei dislivelli rispetto a quelle che concretamente percorreremo sul terreno.
Abbiamo fatto di tutto perché esse siano quanto più possibile aderenti alla realtà. Per ovvie ragioni non è stato possibile fare esplorative e verifiche in loco; percorreremo i sentieri con voi per la prima volta ma avremo strumenti, tracce Gps e attenzioni adeguate. Siate sempre collaborativi, fate escursioni ed allenatevi e seguite sempre le indicazioni degli accompagnatori. Buon soggiorno a tutti.
Equipaggiamento necessario
Per le caratteristiche dei percorsi i partecipanti dovranno calzare scarponi da trekking con suole semirigide
Si raccomanda di portare nello zaino: maglione o pile, giacca leggera antivento, traspirante e impermeabile, cappello, guanti, occhiali da sole fattore 3 o 4, lampada frontale o torcia, almeno una borraccia di acqua da 2 litri, il telefonino, un leggero pranzo a sacco. Altamente consigliati i bastoncini da trekking. Si consiglia una giacca “100 g” per la sera. I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione quanti non
dimostrassero di essere in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari.
Si ricorda che è facoltà dei direttori d’escursione modificare il percorso anche durante l’escursione.
In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata.
Note
Per tutto quanto non specificamente indicato nel presente programma si fa riferimento al Regolamento delle Escursioni della Sezione CAI di Potenza che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.