SASSOLUNGO DI CIBIANA

Il Sassolungo di Cibiana è una montagna facilmente riconoscibile grazie alla sua parete nord che domina l’omonimo passo. Molto interessante risulta la via di salita che, da un certo punto in poi, assume una connotazione alpinistica, pur rimanendo all’interno delle difficoltà escursionistiche.

La lunghezza, l’esposizione, la qualità della roccia e le difficoltà fino al II grado del tratto interessato (più di 200 metri di dislivello) la riservano ad escursionisti dotati del cosiddetto “passo sicuro” e confidenti su passaggi in cui si “usano le mani”.

L’impegno sarà ampiamente ripagato da un panorama superlativo.

Partenza dell’escursione è il Passo di Cibiana (1530 m).

Ci si incammina verso Sud lungo una pista forestale che poi diventa un bel sentiero, fino ad un incrocio con cartelli.

Qui si prosegue in piacevole salita in direzione di Casera Campestrin che non si raggiunge perché poco dopo forcella  Bella lasciamo il sentiero CAI 483 per prendere una traccia che conduce ad un’altra forcella.

Un salto di roccia (I grado) ci fa guadagnare una cengia piuttosto vertiginosa che va percorsa per alcuni metri.

Si riprende a salire (passaggi di I) fino ad un foro. Superatolo (II) si scala ancora qualche roccetta. Raggiunta la cresta sud, comodamente, si perviene alla vetta.

Il rientro avviene scendendo la cresta sud fino ad una forcella (2100 m circa). Si traversa tutto il versante ovest del monte prima su un’esposta cengia e poi calandosi lungo un canale.

Raggiunti i prati di Campestrin, si risalgono senza via obbligata e, ci si riporta sul sentiero percorso all’andata fino a ritornare alle auto.