PUNTA PENIA

Punta Penia con i suoi 3343 m è la cima più alta delle Dolomiti.

Una curiosa caratteristica è che nelle rocce della “Regina” la dolomia è praticamente assente; la Marmolada è, in realtà, costituita quasi per intero da gigantesche placconate di calcare grigio, verticali e strapiombanti a Sud, a formare una grandiosa muraglia; più docili e inclinate sul versante settentrionale, a contenere il ghiacciaio più esteso delle Dolomiti.

1° giorno

Il primo giorno da Alba di Canazei (1500 m) percorriamo, senza difficoltà, la Val Contrin e in circa due ore raggiungiamo l’omonimo Rifugio (2074 m) dove si pernotta.

2° giorno

Il secondo giorno la sveglia suona presto e dopo la colazione siamo pronti per partire. Un buon sentiero ci fa velocemente salire di quota fin dove abbandoniamo la val Rosalia per dirigerci verso forcella Marmolada.
Per 200 m la salita si sviluppa ancora su praterie alpine dove è possibile incontrare marmotte e stambecchi, poi il sentiero si fa ghiaioso e in qualche tratto parecchio faticoso.

Poco sotto la Forcella (2850 m) vestiamo il casco e l’imbrago e iniziamo la ferrata; tecnicamente non è difficile ed è sempre accompagnata da fittoni e staffe, ma non va sottovalutata per alcuni tratti umidi che, con basse temperature potrebbero essere ghiacciati, e per la quota in cui si sviluppa.

La ferrata si esaurisce un centinaio di metri sotto la vetta e gli ultimi passi si svolgono lungo un sentiero.

Dalla cima (3343 m) il rientro avviene per il medesimo itinerario di salita fino al Rifugio Contrin.
Da qui si raggiunge Alba di Canazei con il percorso effettuato il giorno precedente.

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