Queste escursioni sono un’opportunità per esplorare l’arte e la natura di un Abruzzo ancora poco conosciuto, in un contesto che mescola storia, paesaggi e la serenità delle montagne
Coppo del Diavolo – Sentiero 03
Segnavia O4 – 5,85 km – 302 m dislivello
Si parte su strada sterrata che compie un giro di 180° intorno ad un piccolo colle per poi piegare in direzione est in leggera discesa. Si prosegue agevolmente su prati pianeggianti al margine dei boschi costeggiando il confine del Parco fino a intersecare il sentiero O1. Qui il sentiero piega in direzione est dentro il bosco; s’inizia a salire più ripidamente lungo il fianco nord-est di un colle caratterizzato da un fitto bosco. Dopo il sentiero procede su un piacevole falsopiano e continua ancora agevolmente all’interno di una bella fustaia di faggio. Perdendo velocemente di quota, il sentiero si riallaccia a un’evidente e comoda sterrata che prosegue nel fondo di Valle Imentieri dove esce dal bosco fino in località Grotta. Più avanti la sterrata incrocia il sentiero O3.
Sulle Orme degli Antichi: Da Ocriticum a Colle Mitra
Un percorso che unisce natura e storia, passando per il parco archeologico di Ocriticum e raggiungendo il panoramico Colle Mitra, con splendide viste sulla valle.
Nel Cuore Verde: Il Bosco di Sant’Antonio
Un immersione nella natura, con un sentiero che attraversa il Bosco di Sant’Antonio, un’area verde tranquilla e ricca di biodiversità.
Questo tesoro naturalistico, Area di massima tutela del Parco Nazionale della Majella e prima riserva naturale guidata della Regione Abruzzo, si trova in Comune di Pescocostanzo, a pochi chilometri da Cansano.
Esteso su una superficie di circa 550 ettari, il bosco fu consacrato nel Medioevo a Sant’Antonio – da cui la presenza di un eremo risalente al ‘300-‘400, mentre in precedenza era una foresta sacra che i Romani avevano dedicato a Giove.
Il bosco è chiamato anche “Bosco della Difesa”, a indicare la sua funzione pubblica di tutela degli animali della comunità Pescolana.
Il percorso base si sviluppa su una distanza di circa 2,5 km con un dislivello di 50 m, è adatto a tutti, anche ai bambini.
Il bosco di Sant’Antonio dal Rifugio Il Majo (Cansano)
Segnavia O2 – 3,3 km – 246 m dislivello
Si inizia su una strada sterrata, ampia e ben segnata che procede in direzione sud seguendo il corso di un torrentello all’ombra di un bosco rigoglioso; solo in qualche breve tratto il fondo franato deve essere affrontato con maggiore attenzione. Dopo circa 30′ s’incontra la prima radura, lunga e stretta, la sterrata scompare e lascia il posto a una traccia che corre a fianco della S.P. 55 attraverso un ampio pascolo. A destra si costeggia il versante orientale del Monte Rotella, a sinistra si nota il Bosco di S. Antonio. In circa 45′ dalla partenza si giunge nei pressi di Masseria Colabrese, dove s’interseca il sentiero T4 che sale a Pietra Maggiore. Dall’intersezione con il sentiero T4 in pochi minuti si raggiunge il Valico di S. Antonio (1.337 m) dove s’incrocia la S.P. 55.
Pescocostanzo – Piano Cerreto
Segnavia O1 – 14,72 km – 628 m dislivello
Il primo tratto di sentiero si sviluppa a mezza costa sul fianco orientale del Monte Rotella e corre su ampie radure sotto il limite dei boschi. Si procede comodamente superando prati, macchie e canalini fino a portarsi in vista dei tre colli su cui si estende il Bosco di S. Antonio. Il sentiero da qui inizia la discesa sulla linea di massima pendenza verso il fondo della valle; si percorre nel fondo valle fino a incrociare il sentiero O2, in breve si attraversa la S.P. 55 e si entra nel bosco di S. Antonio. Un’ampia pista battuta inizia la salita sul fianco del colle e in breve giunge a Stazzo Macchiaduni. Salendo più ripidamente si perviene sulla cresta di Colle Brignole. Dalla cresta presto s’intercetta un’altra mulattiera che scende veloce infilandosi dentro un canalone al termine del quale s’interseca il sentiero O4. Si piega a NE e si procede ancora sulla sterrata che, tra boschi e radure, conduce alla zona agricola di Piano Cerreto. Il sentiero termina incrociando il Sentiero della Libertà, sulla sterrata che va a Cansano.
Sentiero della libertà
Segnavia L – 31,08 km – 1.711 m dislivello
Il sentiero è uno dei sentieri tematici del Parco Nazionale della Maiella e prende il suo nome in ricordo dei fuggitivi che durante la Seconda Guerra Mondiale lo percorrevano per attraversare la Linea Gustav e riconquistare la libertà. Parte dal Cimitero di Sulmona, attraversa l’abitato di
Cansano e termina a Campo di Giove dove incontra una tappa del Sentiero Italia
S.R. 487 – Fonte Sulmontina
Segnavia 352 – 5,96 km – 423 m dislivello
Dopo il Cimitero di Sulmona si prende sulla destra una strada sterrata che poi diventa sentiero. Si attraversa un metanodotto, si segue una linea elettrica e si riprende il metanodotto fino ad arrivare al Parco Archeologico di Ocriticum. Da qui si procede su strada sterrata fino ad arrivare a Fonte Sulmontina.
Colle Savente – Fonte Sulmontina
Segnavia 353 – 5,81 km – 397 m dislivello
Prima del Cimitero si Sulmona si prende una strada sterrata che sale sul Colle Savente seguendo la segnaletica del sent. L. Dal Colle si prende il sentiero che costeggia il Colle Mitra e che porta a Fonte Sulmontina.
Alla scoperta di Pietra Maggiore
Un’escursione che conduce a Pietra Maggiore, un luogo ricco di storia e leggende, L’escursione è perfetta grazie anche all’atmosfera misteriosa e affascinante che questi luoghi custodiscono.
Percorrendo l’antica Via Nova
Un cammino storico lungo l’antica Via Nova, che collega Cansano a Sulmona, offrendo panorami spettacolari e scorci suggestivi.
Sulle Tracce di Colle Brignole
L’itinerario verso Colle Brignole offre una vista panoramica straordinaria su tutta la valle Peligna e le montagne circostanti. Il percorso attraversa una varietà di ambienti naturali e con la sua posizione elevata, rappresenta un ottimo punto di osservazione del paesaggio.