VAL DI ZOLDO

Veneto, Dolomiti

Il Villaggio Montano Val di Zoldo si estende lungo il corso del torrente Maè nei Comuni di Cibiana e Zoppè di Cadore e nella parte meridionale del Comune di Val di Zoldo. Si tratta di un territorio molto esteso che ricade in parte all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e che è caratterizzato da cime dolomitiche di prima grandezza: il Gruppo Civetta (3.219 m) – Moiazza (2.878 m), un massiccio roccioso che si estende in direzione nord-sud per circa 10 km, spartiacque fra la Val Cordevole e la Val di Zoldo, e il Pelmo (3.168 m), alle cui falde negli anni ’80 furono rinvenute orme di dinosauri. Ma meritano una menzione anche il Tàmer (2.457 m), il San Sebastiano (2.488 m), la Cima del Pramper (2.409 m) e il Castello di Moschesin (2.499 m) in destra idrografica, il Sasso di Bosconero (2.469 m) e il Sassolungo di Cibiana (2.413 m) in sinistra idrografica. Si tratta di montagne solcate da una fitta rete di sentieri e con itinerari di varia difficoltà che salgono alle cime dei gruppi ma, nonostante ciò, selvagge e incontaminate. 

Il centro principale è Forno di Zoldo (848 m), un tempo sede di forni e fucine per la lavorazione del ferro proveniente dalle vicine miniere, la cui storia viene raccontata nel locale Museo del Chiodo. Numerose sono le chiese e i palazzi signorili, così come i tipici edifici rurali tabià. Particolarmente degne di pregio sono le frazioni di Bragarezza e Fornesighe. Zoppè di Cadore (1.461 m), il comune più alto della provincia di Belluno, gode di una posizione estremamente panoramica alle pendici del Monte Pelmo. Famoso per la tradizione gelataia, ospita il Museo etnografico “Al Poiat”. Anche Cibiana di Cadore (985 m) deve parte della sua economia alla presenza delle miniere, anche se le attività principali sono sempre state agricole o selvicolturali. Gli edifici del nucleo principale sono abbelliti da numerosi affreschi, i cosiddetti murales. Alle sue spalle vi è il Monte Rite, sulla cui cima furono costruite prima e durante la Grande Guerra imponenti fortificazioni, restaurate per la costruzione di un museo della rete Messner Mountain Museum.

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