Un’ampia partecipazione ha caratterizzato la seconda edizione di “Genti di Sila”, l’incontro annuale che si tiene al Rifugio Leone Grandinetti del CAI Catanzaro, tra i suggestivi monti della Sila. L’iniziativa punta a coinvolgere tanto chi risiede sull’altopiano, affrontando quotidianamente le sfide legate alle particolari condizioni ambientali e alla lontananza dai servizi essenziali, quanto gli appassionati frequentatori della montagna silana interessati a queste tematiche. Il tutto in linea con l’impegno del Club Alpino Italiano per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente montano.
Residenti dell’altopiano silano, insieme ai partecipanti, hanno avuto l’opportunità di condividere un pensiero, una storia o un racconto capace di rappresentare e richiamare l’essenza degli abitanti della Sila. Tutto ciò sarà raccolto in un documento pubblico e offrirà la possibilità di leggere i contributi emersi durante la giornata. La manifestazione è stata organizzata da Felice Foresta e dal Presidente della nostra Sezione Cai Catanzaro Piergiorgio Iannaccaro.
Una poesia di Felice Foresta:
“Se la Sila, oggi, potesse parlare sarebbe un vento nuovo.
Avrebbe il colore vermiglio di chi la crede santa e l’asseconda.
Avrebbe la fronte imperlata del sudore di un bambino che corre per sentire il profumo dell’erba tagliata.
Avrebbe il sapore di una fetta di pane e fortuna.
Sarebbe la persona che le vuole bene.
Sarebbe le sue Genti che, in una mattina di giugno e d’avorio, hanno fatto il voto di esserle fedeli.
Ho troppa stanchezza ed emozione per scrivere.
Ieri è stata la giornata della riconoscenza, del destino e della devozione.
E di una certezza.
La Sila è la parte più bella di molte anime che stanno in silenzio.
Perché chi ama non ha bisogno di farlo sapere.
Grazie a tutti.
Anche a chi non c’era.
Anche a chi dimentico.
Adesso sì che sono felice”.








