IL PARCO DELLE ALPI LIGURI
Alpi affacciate sul mare e meraviglie della Natura in un territorio dalle mille sorprese, con la sua eccezionale biodiversità.
La vicinanza al mare e il passaggio dal clima della costa a quello delle Alpi in uno spazio così ridotto consentono al territorio del Parco di mostrare una varietà impressionante di microclimi e una stupefacente biodiversità vegetale e faunistica: un vero e proprio mosaico di specie viventi, molte delle quali endemiche e al limite del loro areale di appartenenza. Piante di timo, cactus, fichi d’India e orchidee mediterranee convivono con genziane, rododendri e praterie alpine, assieme ad altre varietà che normalmente si trovano negli Stati del Nord Europa.
Di pari passo, anche la fauna selvatica costituisce motivo di interesse per i biologi di tutto il mondo: esemplari di aquila reale, pernice bianca, gallo forcello, camoscio e lupo popolano il territorio del Parco.
L’istituzione di un Parco Naturale nel Ponente Ligure è frutto di anni di buon lavoro svolto dagli Enti della Liguria che, specie nell’entroterra, hanno ribaltato punti di vista fortemente consolidati. Il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri è il risultato di un’approfondita discussione e riflessione intrapresa già a partire dagli inizi degli anni ’70 e ’90 fra le istituzioni pubbliche, le associazioni private e le categorie economiche. Attraverso sentieri, strade secondarie e sterrate è possibile spostarsi da una valle all’altra del Parco utilizzando antichi percorsi di crinale oggi ripristinati, che offrono magnifici panorami a 360° sulle Alpi Liguri e il mare. Circa 2000 metri di dislivello separano infatti le zone più a valle da quelle più a monte dell’area protetta: la massima altitudine si raggiunge sulla vetta del Monte Saccarello, che con i suoi 2.200 metri è anche la cima più elevata dell’intera Liguria.
Da qui lo sguardo abbraccia tutta la Regione Marche, con i borghi medievali arroccati sui colli e le coltivazioni che si alternano ai boschi, fino ad arrivare al mare.
IL CONTESTO TERRITORIALE
Il Parco delle Alpi Liguri, l’area protetta posta più a occidente della Liguria, si trova in Provincia di Imperia, incuneato fra il confine francese e il Basso Piemonte. I suoi circa 6.000 ettari di territorio sono distribuiti su tre valli: il comprensorio del torrente Nervia, con i Comuni di Rocchetta Nervina e Pigna raggiungibili dalla zona di Ventimiglia–Bordighera, è il più vicino al mare e si estende fra coltivazioni floricole, oliveti e vigneti che più a nord lasciano il posto a boschi di castagni, conifere e faggi.
L’Alta Valle Argentina, con il Comune di Triora gravitante su Arma di Taggia, presenta più ripidi dislivelli, selvaggi panorami naturalistici e centri abitati sorti su crinali o speroni rocciosi. Più interna di tutte le altre, l’Alta Valle Arroscia, con i Comuni di Rezzo, Montegrosso Pian Latte, Mendatica e Cosio d’Arroscia, orbita su Imperia ed è la zona a più spiccata vocazione montana, contraddistinta da ampi pascoli ed estese superfici boscate.
SCOPRI IL PARCO
Circa 6.000 gli ettari da scoprire, 7 i Comuni coinvolti, tutti in Provincia di Imperia: Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte e Rezzo in Valle Arroscia, Triora in Valle Argentina, Pigna e Rocchetta Nervina in Val Nervia. Un mix straordinario di natura incontaminata e antropizzata, dove la biodiversità dialoga a tu per tu con l’espressione artistica e il lavoro quotidiano dell’uomo, dalla Preistoria a oggi.
Ce n’è per tutti i gusti: foreste che rievocano leggende e paesaggi alpini (Testa d’Alpe, Gerbonte, faggeta di Rezzo), pareti di roccia e cavità sotterranee (Gole delle Fascette e dell’Incisa, falesie di Realdo e Loreto, Grotta della Melosa), paradisi vegetali e botanici (il lariceto delle Navette, i rododendri del Monte Saccarello, il gruppo montuoso Toraggio-Pietravecchia), ma anche punti di avvistamento privilegiati per la fauna (vivono qui, fra gli altri, l’aquila reale, il gallo forcello e il picchio nero, il camoscio, il gatto selvatico e il lupo). Nulla di più attraente per un escursionista, che nel Parco Alpi Liguri può camminare indietro nel tempo sul mitico Sentiero degli Alpini o lungo la storica Via Marenca, sull’Alta Via dei Monti Liguri e lungo i percorsi di crinale che mozzano il fiato fra ininterrotte catene di cime, orizzonti di mare e borghi medievali. Vera essenza di Liguria.
E non ci si stupisce più se qui i Romani sono arrivati più tardi che altrove: la fierezza un po’ selvatica del popolo antico è rimasta in quello moderno dell’entroterra, che ha continuato a faticare per vincere la resistenza di un territorio bellissimo ma aspro, arrampicandosi su migliaia di muretti a secco per strappare vita alla roccia. Ovunque nel Parco, se ci si affaccia dai sentieri, si scorgono tracce dell’uomo: villaggi con chiese affrescate, parrocchiali barocche, ponti e malghe in pietra, opere difensive e piccoli musei che portano avanti memorie e tradizioni di una gente abituata al volto meno conosciuto ma più suggestivo e autentico del territorio. Le storie delle antiche contese territoriali, dei passaggi di maestranze artistiche e delle tradizioni locali si intrecciano facilmente alla natura, sulle pagine di un grande libro che il Parco Alpi Liguri ha il compito (e il privilegio) di conservare e valorizzare.
