Al Via Il Nuovo Progetto Educativo Del Cai

Gentili Accompagnatrici/Accompagnatori,

siamo lieti di informarvi che il Club Alpino Italiano ha rinnovato il proprio Progetto Educativo, il principale documento di riferimento per l’Alpinismo Giovanile. Un riferimento che ha guidato il nostro operato in più di 30 anni di attività con i Giovani. Anche i Temi del metodo applicativo sono stati attualizzati, per considerare l’attuale contesto in cui sono inseriti i Giovani, i Gruppi di Alpinismo Giovanile e le Sezioni CAI.

Vi invitiamo a leggere con attenzione il documento che è stato approvato dal Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo del CAI lo scorso 20 giugno, anche al fine di trovare spunti e stimoli nuovi per arricchire l’operato dei Gruppi di Alpinismo Giovanile: scarica il Progetto Educativo 2020

Il nuovo Progetto Educativo e i Temi verranno utilizzati fin dai prossimi corsi di formazione per Accompagnatori, proponendo un’analisi approfondita dei 6 elementi cardine del progetto: il Giovane, l’Accompagnatore, il Gruppo, le Attività, il Metodo e l’Uniformità.

Nel salutarvi, vi proponiamo di seguito una riflessione del Past President Matteo Girotti su questa occasione di rinnovamento che vede tutti noi protagonisti.

La Commissione Centrale di Alpinismo Giovanile

 

“La rivisitazione del Progetto Educativo e dei suoi Temi è stata portato avanti, dall’attuale e dalla precedente Commissione Centrale, con la tenacia, con la mediazione e la passione che ci caratterizza. E’ il risultato di un impegnativo confronto tecnico e politico di quasi due anni, partito attraverso appassionati gruppi di lavoro, con la presenza di esperti di settore, al Congresso Straordinario di Reggio Emilia del 2018, per continuare con la condivisione e la presentazione degli elaborati agli appuntamenti ufficiali dell’Alpinismo Giovanile, tra cui il Congresso di Dolcé del 2019. Ricordiamo anche i contributi  arrivati dai territori, sia da parte di singoli accompagnatori, sia dai gruppi di AG.

Si tratta di un documento che ovviamente non è il meglio in assoluto, ma è la dimostrazione che la  consapevolezza del ruolo, assieme alla franchezza espositiva e la necessaria già citata mediazione, possono aiutarci a costruire un Progetto Educativo condiviso con il ruolo politico del CAI.

Un documento che rappresenta comunque un “cambiamento” e che ha l’obiettivo di caratterizzare un settore troppo spesso in balia di interpretazioni personali.

Il Progetto Educativo e i suoi Temi, oltre alle Linee Guida per la Formazione ed ai Piani Didattici emessi nei mesi scorsi, hanno  l’obiettivo, anche da un punto di vista formativo, di misurare consapevolezza,  appartenenza e specificità di ruolo, nonché di riconoscibilità del modo di operare dell’AG internamente ed esternamente al sodalizio. Tutto ciò rafforzando la specificità di un settore che, diversamente da altre discipline rivolte al mondo adulto, ci deve caratterizzare verso i Giovani e le loro famiglie.

Grazie a chi si è impegnato per questo risultato. Un primo passo!

Matteo Girotti”

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