Care Accompagnatrici e cari Accompagnatori,
quanto sta accadendo nel mondo in questi ultimi tempi conferma la necessità di superare le barriere ideologiche, economiche e militari. Abbiamo avuto modo di sperimentare in fretta la fragilità delle nostre speranze, quando la pandemia ci ha fatto fare i conti con un’emergenza prolungata e non ancora superata ed è lontano ancora pensare che “tutto tornerà come prima”. Se ci guardiamo attorno all’esterno della nostra realtà associativa, l’iniziale spirito di collaborazione e solidarietà del primo lockdown a volte ha lasciato il posto a lacerazioni, intolleranza, accuse, sospetti.
In quest’ultimo periodo poi, la guerra è tornata a farsi sentire in Europa (ma non dimentichiamo che ci sono quasi 60 fronti di guerra che viviamo come fossero in un altro mondo) e ci pone davanti alla considerazione che abbiamo ancora molta strada da fare per costruire relazioni di pace e giustizia fra i popoli.
Allora l’augurio che rivolgiamo a tutti voi in vista di queste festività pasquali è che, come scrive Erri De Luca, possiate fabbricare passaggi e superare ostacoli per diventare atleti della parola pace e che questa Pasqua possa rivelarsi un momento all’insegna della serenità e condivisione per voi e le vostre famiglie.
Commissione Centrale di Alpinismo Giovanile