Cippi del Confine Papalino-Borbonico dal 442 al 454
Accanto al numero del Cippo viene indicato il nome della località riportato nei verbali di demarcazione del 1847. Qualche volta, oggi, la località ha un nome diverso. Fatta eccezione per il 442 ed il 443, distanti all’incirca un migliaio di metri dal 444, tra il Cippo 444 ed il 454 ci sono poco meno di 5000 metri, con leggeri dislivelli tra le diverse posizioni. Da tenere presente che l’indicazione “in piedi – atterrato” si riferisce alla situazione ad ottobre 2024.
Cippo 442 – Scrima di Costa Vaja: Si trova intorno a quota 1250 metri, a dieci minuti dalla Cima di Cappafolle, direzione ovest – sud ovest, scendendo verso Cantalice. Atterrato, è in ottime condizioni, ben visibili stemmi e numeri, la posizione è quella originaria
Cippo 443 – Cima di Costa Vaja: In cima a Cappafolle, a quota 1290 metri circa, rimesso in piedi più volte e visibile da lontano, in ottime condizioni e nella posizione originaria, si trova il Cippo 443.
Cippo 444 – Forcella della Doganella: Anche questo nella posizione originaria ed in piedi, intorno a quota 1290 metri, è in parte spezzato, anche se si possono ancora vedere lo stemma pontificio con la data 1847 e parte del numero 444. Qualche anno fa era ancora intero, è stato forse spezzato nel tentativo di riposizionarlo eretto. Si trova lungo il Sentiero CAI 441.
Cippo 445 – Macchia della Doganella: Il confine inizia a salire su di un sentiero verso il Monte della Cerasa. Si incontra il Cippo intorno a quota 1305 metri, atterrato ed un po’ consumato, ma con lo stemma pontificio e la numerazione ben visibili.
Cippo 446 – Prato della Ceresa: Seguendo sempre il sentiero si arriva a quota 1350 metri, dove, atterrato ed in parte sommerso da foglie secche e terriccio, si trova il Cippo con lo stemma borbonico ed il numero progressivo ben visibili.
Cippo 447 – Colle della Ceresa: Continuando a salire si arriva intorno a quota 1381 metri dove, a terra e coperto da foglie e terriccio, si trova il Cippo 447. La posizione originaria era più in alto, presso un gruppo di scogli. Si notano ancora, anche se molto consumati, il giglio borbonico ed il numero progressivo.
Cippo 448 – Cimata della Cerasa: Si arriva sulla Cimata della Cerasa, poco sopra i 1500 metri, dove il Cippo 448 è stato rimesso in piedi, ma la parte superiore risulta spezzata ed a terra. Poco leggibili i numeri e gli stemmi.
Cippo 449 – Croce di Coperchiolo: Il Cippo, rimesso in piedi di recente, è leggermente inclinato, con stemmi e numeri abbastanza visibili, anche se consumati. La quota è di poco superiore a quella del Cippo precedente.
Cippo 450 – Colle Petroso: Poco più avanti, alla stessa quota, si incontra il Cippo 450, a terra, un po’ consumato, con data e stemma pontificio ben visibili. Le dimensioni erano leggermente inferiori a quelle degli altri Cippi della zona: alto 96 centimetri e largo 37 centimetri, aveva una base di soli 30 centimetri.
Cippo 451 – Colle di Primo Prato: Dalla Cima a quota 1531 metri dove era stato collocato, il Cippo 451 è scivolato una ventina di metri più in basso, fermandosi all’inizio di un boschetto. Ancora visibili stemmi e numeri.
Cippo 452 – Forca di Lanna: Il Confine si abbassa fino a quota 1450 metri, dove si trova il Cippo 452, rimesso in piedi di recente. Ancora in ottima salute, con tutte le incisioni ben visibili.
Cippo 453 – Piè del Colle del Mercato: Leggermente più in alto, il Cippo 453 si trova a terra, fra il fogliame, con stemmi e numeri ancora in parte visibili.
Cippo 454 – Forchetta di Versanello: Importante punto di incrocio fra diversi sentieri, il Cippo 454 è in buone condizioni, in piedi, anche se un po’ inclinato, con stemmi e numeri evidenti.